Sabato 15 Marzo 2025
Motivi aggiunti presentati dalle parti nel contenzioso avviato contro il Comune


Taormina, nuovo ricorso al Tar sulla gestione de "La Giara": l'udienza slitta di tre mesi

di Andrea Rifatto | oggi | ATTUALITÀ

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Lo storico locale è di proprietà del Comune

Slitta di tre mesi la discussione davanti al Tribunale amministrativo regionale di Catania del ricorso sulla gestione de “La Giara”, discoteca-night, ristorante e bar di proprietà del Comune di Taormina, presentato lo scorso 4 ottobre dalla società “La Giara GT Srls” contro Palazzo dei Giurati per chiedere l’annullamento della determina dell’Area Amministrativa con la quale lo scorso 30 agosto è stato disposto l’annullamento, la revoca e la cessazione dell’efficacia di tutti gli atti della procedura per la locazione dell’immobile situato di vico La Floresta. Alla prima udienza, infatti, è stato deciso il rinvio in quanto la società ha presentato un altro ricorso per motivi aggiunti e dunque i giudici della Terza Sezione non hanno esaminato la vicenda per dare tempo alle parti di studiare i nuovi incartamenti. L’udienza è stata quindi aggiornata al 18 giugno e il Comune di Taormina ha affidato un altro incarico al proprio legale difensore, l’avv. Gaetano Callipo, per costituirsi nel ricorso per motivi aggiunti, stanziando l’importo di 6.079 euro. La società “La Giara Gt”, difesa dagli avvocati Francesco Lo Re e Giovanni Mania, contesta in particolare l’annullamento disposto dal Comune dell’avviso del 26 marzo 2018, di tutte le operazioni di gara e di ogni altro atto correlato, con la contestuale sua esclusione per difetto del requisiti di partecipazione alla gara (assenza di rapporti debitori, a qualsiasi titolo e/o di altri contenziosi nei confronti del Comune) per una accertata situazione debitoria del suo socio di maggioranza. Parallelamente al Tar etneo è stato depositato un altro ricorso dalla ditta “Salvatore Massimiliano Leonardo”, difesa dall’avvocato Salvatore Trimboli, finalizzato ad impugnare il dietrofront deciso in municipio, arrivato in chiusura del procedimento avviato lo scorso 16 luglio per gravi anomalie e violazioni di legge «tali da inficiare l’intera procedura di gara - secondo l’ente - e da sconsigliare in via assoluta la prosecuzione per evitare l’ulteriore compromissione e l’aggravamento della lesione degli interessi pubblico comunale». 

Un percorso tortuoso iniziato con la prima aggiudicazione della gestione de “La Giara” a Salvatore Massimiliano Leonardo, che però secondo l’ente non aveva tutti i requisiti richiesti e non poteva partecipare alla gara, seguita tra dicembre 2022 e gennaio 2023 dalla sua esclusione del vincitore e dall’aggiudicazione alla “La Giara Gt”, tra ricorsi al Tar di Catania e al Cga di Palermo (ancora pendente) fino alla sentenza del 2 maggio 2023 con la quale il Tar ha annullato l’aggiudicazione a “La Giara GT”. Per il Comune, però, tutta la procedura era viziata sin dall’inizio, innanzitutto per assenza di determinazione a contrarre. Tra le anomalie rilevate soprattutto quella sul canone di locazione, determinato sulla base di una valutazione risalente al 2014, che stimava il valore in 60 euro al metro quadrato, «frutto di sottostima in relazione alle caratteristiche ed all’importanza dell’immobile - secondo il Comune - e oggetto in sede di bando di gara di una riduzione illegittima e non giustificata pari al 58% e di una successiva ulteriore riduzione del 10%”, fino a 19,2 euro/mq con un canone annuo a base di gara di 177.000 euro, mentre l’attuale Amministrazione ha accertato un valore di 150 euro/mq, un canone mensile arrotondato di 87.800 euro e annuale di 1.053.600 euro.


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