Sabato 23 Novembre 2024
Annullato lo stop previsto per il 20 maggio dopo il saldo parziale dell'ultima fattura


Taormina, pagati gli stipendi ai lavoratori della raccolta rifiuti: revocato lo sciopero

di Andrea Rifatto | 18/05/2024 | ATTUALITÀ

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La raccolta prosegue regolarmente

È stato revocato lo sciopero proclamato per lunedì 20 maggio dai lavoratori della raccolta rifiuti a Taormina. Il sindacato Fp-Cgil, che aveva indetto la protesta per il mancato pagamento dello stipendio di aprile ai 41 lavoratori impegnati nel servizio di raccolta e smaltimento e nelle altre attività di igiene pubblica nel territorio comunale, ha comunicato il dietrofront alla società “Tekra”, al sindaco, alla prefetta e alla Commissione di garanzia dell'attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali. La protesta è rientrata in quanto la ditta che svolge il servizio ha comunicato l'avvenuto pagamento degli stipendi ai dipendenti e dunque è stato deciso che anche lunedì 10 il servizio verrà svolto regolarmente. L’annuncio è arrivato poco dopo la liquidazione da parte del Comune di Taormina della fattura trasmessa da “Tekra” il 30 aprile relativa al mese scorso, per un importo totale di 249mila 195 euro Iva compresa: Palazzo dei Giurati, come avviene ormai dal mese di ottobre, ha liquidato però il solo costo effettivo del personale impiegato, pari a 170mila  euro oltre Iva al 10%, trattenendo la somma di 62mila 195 euro Iva compresa a titolo di sanzioni-penali fino alla completa estinzione del credito maturato e maturando, secondo le contestazioni mosse dal Comune nei mesi scorsi sul mancato espletamento di tutti i servizi. Il sindacato Fp-Cgil contestava anche l’assenza di informazioni sul futuro dei 41 lavoratori utilizzati in città, oltre alla mancata risposta da parte dell’Amministrazione comunale, nonostante una richiesta di incontro presentata nei mesi scorsi. Per il momento, però la contestazione si è placata e il servizio va avanti con “Tekra” fino alla data dell’effettivo subentro del nuovo operatore, visto che il Comune ha già risolto il contratto d’appalto a partire dall’1 maggio.


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