Taormina, passa il nuovo regolamento sui suoli pubblici ma in Consiglio non c'è unanimità
di Andrea Rifatto | 08/10/2023 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 08/10/2023 | ATTUALITÀ
1688 Lettori unici
Una materia da sempre "calda" per la città
Dai suoli pubblici alla pubblicità, passando per passi carrabili, carico e scarico e lavori sulle strade. Il nuovo regolamento per la disciplina del canone patrimoniale di concessione, autorizzazione o esposizione pubblicitaria e per l’occupazione nei mercati incassa il via libera dal Consiglio comunale di Taormina, che lo ha votato con 10 voti favorevoli della maggioranza (assente Luca Manuli) e tre astensioni della minoranza (senza Francesca Gullotta), prima del via libera ad un maxi emendamento proposto dalla maggioranza. Una delibera frutto di un lavoro condiviso degli schieramenti, illustrata dall’assessore alle Attività produttive Jonathan Sferra, che però al termine della discussione non ha ricevuto voto unanime. “Un regolamento equo e giusto - lo ha definito Sferra - basato su quattro pilastri: lo spazio pubblico come bene comune appartenente alla comunità e destinato alla fruizione dei cittadini, l’assenza di deroghe, la regolarità contabile e il sostegno alle imprese. Le attività durante la pandemia hanno subito un gravissimo danno, poi la città ha avuto una grande ripresa e abbiamo voluto premiare attività e lavoratori che hanno dimostrato grande resilienza”. Tra le novità un nuovo metodo di calcolo degli spazi esterni da concedere, la cui superficie non potrà essere maggiore di quella interna dell’attività esclusi depositi e servizi igienici, mentre adesso viene tenuta in considerazione la cucina; l’obbligo di delimitare le aree con ringhiere in ferro battuto o in alternativa targhette in ottone; le zone di rilevanza economica che passano da tre a cinque per una migliore applicazione delle tariffe; la durata delle concessioni che sale da tre a cinque anni. “Su questo tema in passato le maggioranze si sono frantumate - ha ricordato il capogruppo Claudio Giardina - adesso invece ciò non accade ma anzi c’è stata un’enorme apertura alla minoranza. Abbiamo cercato di agevolare le attività concedendo maggiori spazi, ma siamo stati ‘asettici’, al di là delle conoscenze e senza farci condizionare da nessuno”. La minoranza ha sollevato la questione della riduzione degli stalli a servizio degli alberghi: il nuovo regolamento prevede un posto auto per ciascuna attività alberghiera, due posti per gli alberghi privi di parcheggio privato o interno, un posto auto aggiuntivo per gli alberghi con più di 60 camere e due posti aggiuntivi per gli alberghi con capienza superiore a 100 camere. “Gli albergatori sono tutelati un po’ meno - ha rilevato il consigliere Andrea Carpita - e sono solo tre gli alberghi con più di 60 stanze. Per il resto si tratta del regolamento redatto quando ero assessore con miglioramenti apportati dall’attuale Amministrazione”. La collega Lucia Gaberscek ha sottolineato come quello dei suoli pubblici sia “un tema che rappresenta il pane della gente e ciò richiede attenzione e senso di responsabilità. Condividiamo l’apertura agli imprenditori e l’allargamento delle maglie, ma gli alberghi non vanno dimenticati, sono il motore di questa città e anche uno stallo in più per carico e scarico agevola la viabilità. La regolarità contributiva - ha aggiunto l’ex presidente - era già prevista nel vecchio regolamento”. L’emendamento proposto dalla minoranza per modificare gli stalli da assegnare agli alberghi (due per ciascuna attività priva di spazi interni o parcheggio e privato) è stato bocciato con otto voti contrari della maggioranza, tre favorevoli (minoranza) e due astenuti (Brocato ed Esposito). Sferra si è comunque detto disponibile a riportare in aula il regolamento per modificarlo qualora si dimostri inefficace su qualche aspetto.