Giovedì 26 Dicembre 2024
Nessuna proroga della convenzione con il "Bambino Gesù". Le reazioni della politica


Taormina perde la Cardiochirurgia pediatrica: la Regione dice stop al reparto d'eccellenza

di Andrea Rifatto | 28/04/2023 | ATTUALITÀ

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Il Ccpm è attivo a Taormina dal 2010

Sei mesi di appelli, mozioni, proteste, manifestazioni, rassicurazioni, annunci, dietrofront. Tutto inutile. Il destino del reparto di Cardiochirurgia pediatrica all’ospedale “San Vincenzo” di Taormina era già segnato e adesso si è compiuto. La Regione siciliana ha confermato oggi che la convenzione tra l’Azienda sanitaria provinciale di Messina e l’ospedale pediatrico “Bambino Gesù” di Roma, in scadenza il 31 luglio, non verrà rinnovata e dunque dall’1 agosto cesserà l’attività del Centro cardiologico pediatrico del Mediterraneo (Ccpm) attivo dal 2010, una struttura d’eccellenza al servizio di Sicilia e Calabria. Il 20 aprile l’Asp aveva fatto presente al governo regionale che la proposta di un eventuale rinnovo dell'accordo doveva essere formalizzata entro 90 giorni dalla scadenza naturale del contratto, ma oggi l’assessora regionale alla Salute, Giovanna Volo, ha inviato una nota al commissario straordinario dell’Asp di Messina, comunicando che “in ossequio alla vigente programmazione ospedaliera regionale di cui al decreto assessoriale 22/2019 e alle previsioni contenute nell'Atto aziendale approvato da questo Assessorato con il decreto assessoriale 998/2021, l'Arnas Civico Di Cristina Benefratelli di Palermo, in collaborazione con la Fondazione del Gruppo San Donato, attiverà a far data dall'1 luglio 2023 l’Unità operativa complessa di Cardiochirurgia pediatrica. Pertanto, alla luce di quanto comunicato dall'Arnas Civico - scrive l’assessora Volo - è venuta meno l'esigenza di prorogare, oltre la sua naturale scadenza, la convenzione tra l'Azienda sanitaria provinciale di Messina e il Ccpm 'Bambino Gesù' di Roma, al quale la signoria vostra vorrà porgere i ringraziamenti di questo Assessorato per il lavoro svolto”. La convenzione siglata tra il Policlinico San Donato di Milano e il Civico di Palermo per la nascita della Cardiochirurgia pediatrica fa dunque venire meno lo stesso reparto del “San Vincenzo” di Taormina, visto che la normativa nazionale prevede una struttura del genere ogni 5 milioni di abitanti. Nei giorni scorsi la Commissione Salute all’Ars aveva chiesto all’assessore Volo di proporre al Ministero della Salute una deroga, attraverso la possibilità di attuare una convenzione specifica con la Regione Calabria per poter mantenere così due cardiochirurgie pediatriche, una nella parte occidentale e l’altra a Taormina per la parte orientale dell’Isola. Ma oggi è arrivata la doccia fredda, tra la rabbia dei cittadini e di quanti speravano che il Ccpm potesse essere salvato.

Le reazioni della politica
“La risposta dell’assessorato alla Sanità sul futuro del Centro d’eccellenza di Cardiochirurgia pediatrica del ‘San Vincenzo’ di Taormina è raggelante e getta nello sconforto un’intera comunità, oltre a mettere in allarme tanti piccoli pazienti della Sicilia Orientale, ma anche calabresi. Sono veramente deluso”. Non le manda a dire il vicepresidente della Commissione stessa dell’Ars, l’onorevole Calogero Leanza. “Dopo mesi di impegno e sollecitazioni – continua il parlamentare Pd a Sala d’Ercole - l’atteggiamento del governo regionale offende il valore istituzionale del Parlamento siciliano. Significa che per loro la Commissione Sanità non conta niente, visto che, quello che vengono a riferirci, sempre per loro, non ha alcun valore”. Per Leanza, “siamo davanti all’ennesimo scippo e depotenziamento della sanità messinese. In questo caso si arriva persino a chiudere un’eccellenza riconosciuta in ambito nazionale che ha salvato e salva tanti bambini, divenuta speranza e forza per moltissime famiglie e genitori di piccoli pazienti. Sono sgomento – osserva il deputato dem - e solo ora comprendo l’atteggiamento in audizione dell’assessore. Non vorrei essere nei panni dei colleghi parlamentari della mia provincia, che appartengono al ‘monocolore’ palermitano romano di centrodestra, davanti all’imbarazzo per tale vicenda”, conclude Calogero Leanza.
“Oggi mi sento sconfitto ed impotente - commenta il deputato Giuseppe Lombardo di Sicilia Vera - quando le battaglie del territorio non sono sostenute da tutti, diventa difficile vincerle o addirittura impossibile. Mi è stato ribadito dall’assessore regionale alla Salute che in applicazione del decreto assessoriale 22 del 2019 dell’assessore Ruggero Razza il governo di Renato Schifani non ha alcuna intenzione di fare marcia indietro. Ho provato dal primo giorno del mio insediamento a capire come funziona il “sistema” Sanità in Sicilia, e vi posso assicurare che non è una giungla, è peggio! E se la tocchi… Ogni seduta di Commissione è stato come sbattere con un muro di gomma!  Le nostre battaglie non si fermeranno, ma il territorio o si unisce o muore!”


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