Taormina, riaperto il Palazzo dei Congressi ma resta l’incognita sulla gestione
di Andrea Rifatto | 13/11/2023 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 13/11/2023 | ATTUALITÀ
677 Lettori unici
Sindaco e amministratori con gli artisti che si sono esibiti
All’ingresso è apparsa una targa che riporta la data del 10 novembre 2023, perchè per l’attuale Amministrazione comunale è questo il giorno in cui l’edificio è divenuto davvero agibile al pubblico, nonostante sia aperto da decenni. Adesso resta l’incognita sulla gestione, in attesa dell’esito definitivo del contenzioso. È stato il vicesindaco Giuseppe Sterrantino, affiancato da assessori e consiglieri, a tagliare il nastro all’inaugurazione del Palazzo dei Congressi di Taormina, chiuso da fine giugno per gli interventi di miglioramento sismico disposti dal Comune dopo la revoca della concessione dei servizi di promozione e gestione delle attività congressuali e di organizzazione degli eventi alla società “Aditus”, vincitrice di una gara svoltasi all’inizio dell’anno. Il sindaco Cateno De Luca è giunto in serata per la cerimonia di premiazione del campionato del mondo di surf casting e il brindisi con i cittadini, davanti ai quali ha rivendicato il suo operato: “Ci siamo occupati del Palacongressi sin da subito perchè rappresentava una delle stortura di questa comunità - ha esordito - una struttura che rispetto alle potenzialità purtroppo non veniva messa a regime per alcuni interventi richiesti da tanto tempo. Sulla carta risultava un cantiere aperto dal 1986, abbiamo sfatato una leggenda su non si sa quali tipi di interventi servissero per avere l’agibilità complessiva, abbiamo realizzato oltre 200mila euro di lavori per averla (in realtà 75mila 007 euro, ndc), era impensabile che neanche in occasione del G7 fosse stata ottenuta”. Il sindaco ha riservato una nuova stoccata al passato: “Abbiamo dovuto liberare questo immobile che aveva un’occupazione abusiva - ha attaccato - era diventato un pascolo abusivo di quello che era un sistema che sfruttava Taormina e i taorminesi. Ci siamo presi la responsabilità e ripresi la chiave, ora deve diventare un luogo che possa dare ospitalità a tutte le nostre eccellenze dal punto di vista associativo, artistico e musicale. Si riapre con un nuovo corso, gli assessori hanno il compito di organizzare l’utilizzo di ogni singolo spazio, questa struttura non può rimanere chiusa - ha sottolineato De Luca - serve un progetto veloce per utilizzare e sfruttare questa macchina da guerra, sappiamo che dobbiamo fare delle scelte gestionali ma di certo non siamo intenzionati a far sfruttare questo gioiello ad altri e continuare a lasciarlo come simbolo di una visione in cui la città è preda di interessi che l’hanno mortificata. Abbiamo tolto da questo palazzo chi aveva avuto la chiave dieci giorni prima delle elezioni con una procedura che vedremo in altri luoghi, compresa la Procura, fino a che punto sia stata legittima”. La “Aditus” ha vinto il primo round al Tar, che ha annullato gli atti di revoca del Comune, e attende adesso l’esito del Cga, che potrebbe decidere di restituirle l’appalto che prevede l’obbligo di versare 60mila 720 euro annui per nove anni a Palazzo dei Giurati oppure accogliere le tesi dell’Amministrazione, che ha revocato l'intera procedura. “Mi spiace che ogni cosa avvenga sia occasione di polemica - ha concluso il sindaco, che le polemiche non le evita di certo - come se qualcuno non avendo altro da fare deve solo sporcare i risultati che si cominciano a vedere”.