Taormina, ripartono dopo nove anni i lavori per nella chiesa di San Giuseppe a Mazzeo
di Andrea Rifatto | 08/11/2024 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 08/11/2024 | ATTUALITÀ
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Il cantiere è stato aperto nel 2015
Riprenderanno presto i lavori di adeguamento normativo e funzionale dell'ex chiesa San Giuseppe e dell’area annessa a Mazzeo, con il recupero strutturale dell’immobile di valore storico-culturale e il ripristino della fruizione pubblica. Ad annunciarlo è il sindaco di Taormina, Cateno De Luca, che ha compiuto un sopralluogo nel cantiere aperto da nove anni e rimasto fermo da quasi cinque, che adesso può ripartire perchè sono stati superati tutti gli ostacoli. «Questo intervento è fondamentale per il recupero di un immobile di grande valore storico e culturale - ha detto il primo cittadino - e per restituire alla comunità di Mazzeo uno spazio di aggregazione e identità. Grazie al nostro impegno e alla determinazione di riprendere il progetto, siamo ora nella fase attuativa e i prossimi mesi saranno decisivi». Già a giugno il Dipartimento regionale delle Infrastrutture ha preso atto della seconda variante suppletiva approvata il 18 marzo dal Comune, per una spesa di 600.929 euro, al termine di un lungo iter che ha bloccato l’avanzare degli interventi fino ad oggi. Il progetto risale infatti al 2014, anno in cui è stato finanziato dalla Regione con 803.000 euro, e nel maggio 2015 i lavori sono stati affidati all’impresa “Edilcap Srl” di Maletto per l’importo di 263.440 euro, al netto del ribasso del 36,8358%. Nei mesi successivi, però, il Genio civile ha chiesto alcuni adeguamenti con relative prescrizioni e la direzione lavori, affidata agli architetti Giovanni Lazzari, Giovanni Fiamingo, Sergio Zappia e Marco Porcino, ha trasmesso nel novembre 2017 la perizia di variante, approvata dal Comune nel gennaio 2018 e inoltrata alla Regione. Da Palermo, però, non è arrivato il via libera ma sono stati mossi rilievi sul quadro tecnico-economico e nel giugno 2018 il progetto è stato ridotto all’importo di 600.929 euro, di cui 298.986 euro per lavori e 301.943 euro per somme a disposizione. La ripresa dei lavori era fissata per maggio 2019, ma a quel punto è emersa la necessità di dover ottenere l’autorizzazione all’occupazione del suolo ricadente all’interno della proprietà “Scer Srl”, per consentire all’impresa di posizionare il ponteggio su parti del fabbricato prospettanti l’area privata. A fronte di ripetuti solleciti, però, non è stato raggiunto un accordo e così il 23 dicembre 2019 i lavori sono stati sospesi. Il Comune di Taormina è stato costretto a rivolgersi al Tribunale, che con un’ordinanza dell’11 maggio 2021 ha imposto al privato di consentire l’immediato accesso sul fondo di proprietà per il posizionamento dei ponteggi e una settimana dopo il rup ha ordinato alla direzione lavori l’immediata ripresa delle opere. A quel punto è emerso un altro problema, ossia il rincaro dei prezzi dei materiali e della manodopera, e si è cercato di trovare una soluzione condivisa per mettere l’impresa appaltatrice nelle condizioni di procedere con la ripresa e conclusione dei lavori, fin quando le parti hanno individuato un accordo e il 5 ottobre dello scorso anno il direttore dei lavori ha aggiornato il computo metrico, in riferimento al ponteggio e ai mesi del suo utilizzo. Così il 18 marzo il progetto è stato riapprovato per una spesa di 360.470 euro per lavori e 240.459 euro per somme a disposizione e il 22 aprile la Regione ha dato l’ultimo via libera prendendo atto della seconda variante.