Taormina, somme non versate ad ex lavoratore interinale: il Tribunale condanna l'Asm
di Andrea Rifatto | ieri | ATTUALITÀ
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Il lavoratore era addetto ai parcheggi
Arriva una nuova condanna ai danni dell’Asm di Taormina legata all’utilizzo dei lavoratori interinali. La giudice del lavoro Valeria Totaro del Tribunale di Messina ha infatti accolto il ricorso depositato il 30 giugno 2023 da un addetto, assunto con contratti di somministrazione a tempo determinato tramite la “WinTime Spa Agenzia per il Lavoro” di Napoli, e ha condannato in solido sia la municipalizzata che l’agenzia campana a versare al lavoratore la somma di 3.378 euro, oltre interessi legali e rivalutazione monetaria dal dovuto al soddisfo, a titolo di indennità di presenza per il periodo 8 aprile 2017-28 novembre 2019, a rimborsare al ricorrente le spese del giudizio, liquidate in 1.030 euro oltre spese generali, Iva e Cpa e ha condannato Asm anche a liberare la “Wintime” dall’importo che la stessa deve corrispondere al ricorrente. Il lavoratore, assunto dall’8 al 30 aprile 2017, dal 1 giugno al 19 novembre 2017, dal 18 dicembre 2017 al 7 gennaio 2018, dal 24 marzo al 28 ottobre 2018 e dal 27 dicembre 2018 al 28 novembre 2019, con la qualifica di operatore alla mobilità inquadrato al parametro 138 del Ccnl Autoferrotranvieri, lamentava la mancata corresponsione dell’indennità di presenza erogata invece in misura pari a 5,38 euro per ogni giorno di presenza, fino al 3 novembre 2020, agli operatori interni di pari parametro e qualifica, in violazione del principio di parità di condizioni economiche e normative tra lavoratori somministrati e dipendenti di eguale livello e mansioni dell’utilizzatore. L’addetto chiedeva, pertanto, la condanna in solido delle due società al pagamento in proprio favore della somma di 3.378 euro euro, ovvero di quella maggiore o minore accertata in corso di causa. Il Tribunale gli ha dato ragione ribadendo un principio già stabilito in passato in casi analoghi, ossia che a parità di mansioni svolte le normative vietano che il trattamento economico dei lavoratori somministrati sia diverso e inferiore rispetto a quello dei dipendenti dell’azienda utilizzatrice. Nei giorni scorsi Asm ha quindi liquidato all’ex lavoratore la somma complessiva di 4.399 euro, mentre al suo legale, l’avvocato Francesca Piccolo, la somma di 1.231 euro. La municipalizzata è stata difesa nel ricorso dall’avvocato Melinda Calandra Checco, mentre la “Wintime” dagli avvocati Luigi Franceschini e Adriano Ruocco.