Taormina, strada di accesso alla città a rischio chiusura: "Così ci giochiamo la stagione"
di Andrea Rifatto | 26/03/2025 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 26/03/2025 | ATTUALITÀ
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Il costone che sovrasta la via Garipoli
Forti preoccupazioni a Taormina per il rischio che la strada di accesso alla città, la via Mario e Nicolò Garipoli, rimanga chiusa per due-tre mesi. La costruzione della nuova stazione ferroviaria della linea Giampilieri-Fiumefreddo, infatti, prevede anche la sistemazione del versante roccioso che sovrasta l’arteria, in quanto l’area dove è prevista la stazione interferisce con zone di pericolosità elevata (P3) e dissesti censiti come crolli ed è necessaria la rimozione delle masse instabili e la messa in sicurezza delle zone sorgenti di crollo che interferiscono con le opere. Nelle ultime settimane è emerso che l’intervento vada eseguito con la massima urgenza e dopo interlocuzioni e tavoli tecnici tra il Comune e Rete Ferroviaria Italiana è stato constatato come non si possa continuare a lasciare il costone nell’attuale situazione: il sindaco Cateno De Luca ha quindi chiesto al prefetto di convocare un tavolo tecnico, fissato per giovedì 27 marzo alle 10, per discutere le modalità di chiusura della strada di accesso a Taormina e la viabilità alternativa. Un’interdizione che dovrebbe permanere per almeno due mesi, periodo durante il quale sarebbe impossibile per gli autobus di linea e turistici raggiungere il parcheggio Lumbi, mentre per le auto e i mezzi di trasporto più piccoli potrebbe essere attivata una bretella che bypassa la via Garipoli. In attesa delle soluzioni che dovrebbero essere individuate domani, si temono forti ricadute sugli arrivi in città. «Se chiudono la strada per tre mesi, ci giochiamo la stagione turistica - afferma Gerardo Schuler, presidente dell’Associazione Albergatori di Taormina, a dimostrazione di una preoccupazione che negli ultimi giorni è notevolmente cresciuta in città - a stagione appena iniziata la chiusura sarebbe una spada di Damocle che comporterebbe grandi svantaggi - commenta Schuler - e come Associazione Albergatori abbiamo due proposte, che si possono attuare contemporaneamente, per alleviare di molto i disagi». Secondo il presidente l’intervento potrebbe essere diviso in due fasi, una di emergenza da attuare subito per eliminare il rischio crolli e una seconda per il consolidamento del costone, che si potrebbe prevedere di attuare a fine stagione; in ogni caso, viene suggerito di chiudere la strada dalle 23 alle 7, lavorando anche per quattro mesi ma in notturna, riducendo così notevolmente i problemi per i taorminesi, i lavoratori e i turisti, anche perchè quest’ultimi viaggiano quasi esclusivamente di giorno, considerato tra l’altro che dal 31 marzo la pista dell’aeroporto di Catania sarà chiusa dalla mezzanotte alle 6 del mattino per eseguire i lavori per l’interramento della linea ferroviaria e dunque non ci saranno voli in notturna. «Non sono un tecnico - conclude Gerardo Schuler - ma ritengo si possa fare e lancio un appello al buon senso a chi dovrà assumere la decisione». Il progetto prevede la messa in sicurezza della parete rocciosa con esplosivi per rimuovere i massi di grandi dimensioni e la contemporanea messa in sicurezza delle zone sul versante instabile; successivamente si installeranno reti a doppia torsione, teli in geotessile e barriere paramassi.