Taormina, torna il Corpo di Polizia locale ma il nuovo comandante avrà poteri ridotti
di Andrea Rifatto | 26/09/2024 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 26/09/2024 | ATTUALITÀ
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Lo Presti e De Luca rimangono ai ferri corti
Formalizzata con una delibera di giunta la marcia indietro dell’Amministrazione comunale di Taormina sulla soppressione del Corpo di Polizia locale. Dopo averlo annunciato ai sindacati la settimana scorsa, l’esecutivo del sindaco Cateno De Luca ha approvato il provvedimento in materia di revisione dell’assetto organizzativo e approvazione di una nuova macrostruttura, con la modifica dell’organigramma e del funzionigramma allegati al Regolamento degli uffici e dei servizi dell’ente e la revoca della delibera adottata lo scorso 19 luglio, il primo atto che ha portato alle polemiche contro l’Amministrazione per aver cancellato il Corpo di Polizia locale taorminese. L’ultima delibera, proposta dal vicesindaco Antonio Lo Monaco e dal segretario generale Giuseppe Bartorilla, articola la macchina amministrativa in tre Aree e 16 Servizi oltre al Corpo di Polizia locale, e oltre a motivazioni di carattere economico legate ai risparmi di spesa sostiene come il provvedimento precedente presenti «un vulnus con l’inserimento del Servizio di Polizia locale all’interno dell’Area Amministrativa» e dunque deve essere annullato con il ripristino del Corpo e del relativo comandante. Un Corpo la cui operatività appare però limitata, visto che il funzionigramma stabilisce che «gli atti amministrativi aventi rilevanza esterna (determine di impegno spesa, provvedimenti di liquidazione, determine di affidamento acquisizione beni e servizi) sono di competenza del responsabile dell’Area Amministrativa-Affari Generali Servizi sociali e demografici-Polizia Locale» (che mantiene quindi la denominazione precedente) e dunque non del comandante, come avveniva fino alla “rivoluzione” di metà luglio. La delibera specifica che il Corpo di Polizia locale viene posto tra i Servizi, pertanto tra le strutture di secondo livello, «in posizione di autonomia e diretta dipendenza funzionale dal sindaco o dall’assessore delegato, esclusa ogni interposizione di altro funzionario tra il responsabile di Polizia locale e il sindaco, organo titolare delle funzioni di Polizia locale che competono al Comune». Un dietrofront a metà, dunque, visto che il comandante della Polizia locale non risulta più collocato a livello apicale dell’ente, come previsto dalla Legge quadro siciliana della Polizia municipale, così come gli altri funzionari posti a capo delle Aree. Seppur ripristinata la figura del comandante, nulla è cambiato in merito al destino dell’ex vertice della Polizia locale taorminese, Daniele Lo Presti, assegnato a prestare servizio dall’1 ottobre all’Area Tecnica con il nuovo profilo professionale di specialista in attività amministrativa, modificato il 7 settembre dal segretario generale. Lo Presti non ha avviato finora azioni legali contro il Comune di Taormina ma avrebbe già diffidato Bartorilla a reintegrarlo nel profilo professionale di assunzione (specialista dell’area di vigilanza) e nelle relative mansioni, assegnandogli ovviamente l’incarico di comandante del Corpo di Polizia locale, la cui scadenza era fissata per il 31 marzo 2026, anche perchè il più alto in grado. Se Lo Presti dovesse rimanere con l’attuale profilo, il ruolo di comandante potrebbe andare all’attuale responsabile Giuseppe Cacopardo.