Giovedì 26 Dicembre 2024
Un approdo turistico ritenuto strategico. Perplessità e manifestazioni di contrarietà


Taormina, torna l'idea del porticciolo a Villagonia: l'Amministrazione lo prevede nel Pudm

di Andrea Rifatto | 09/12/2024 | ATTUALITÀ

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La baia è già utilizzata per gli ormeggi

Un porticciolo nella baia di Villagonia, per migliorare la fruizione della città da parte dei turisti e ottimizzare la gestione dei flussi. È l’idea lanciata dall’Amministrazione comunale, che riaccende il dibattito su un’idea già discussa in passato e poi accantonata. «Vogliamo riprendere alcuni percorsi e il porticciolo è un elemento sul quale punteremo - annuncia il sindaco Cateno De Luca - la baia di Villagonia può candidarsi a diventare un hub di collegamento tra le imbarcazioni da diporto e il centro storico della città, è un’opera che rende straordinaria Taormina e che viene chiesta dai brand. Finora sono state fatte solo chiacchiere da bar e in passato è stato pensato come uno strumento di speculazione - il parere del primo cittadino - ma in questa ottica il porticciolo non sorgerà mai, mentre se lo fa il Comune investendo risorse per redigere un progetto compatibile con le proprie esigenze, tutelando l’interesse pubblico, perchè dire di no?». Il sindaco ha anticipato la volontà di voler innescare meccanismi virtuosi basati su opere strategiche con il sistema del progetto “chiavi in mano”, ritenendo che oggi il Comune abbia la capacità di progettare e acquisire i pareri per un’opera cantierabile: «A quel punto avremo la fila dei privati pronti a finanziare l’infrastruttura - la tesi di De Luca - altrimenti non verrà mai nessuno ad investire senza la certezza dei procedimenti amministrativi e dei tempi di ottenimento dei pareri». Nel Piano di utilizzo del demanio marittimo, illustrato lunedì scorso nell’aula consiliare e approvato pochi minuti dopo dalla Giunta comunale, è stato previsto a Villagonia, nella zona poco più a nord della stazione ferroviaria all’altezza dell’hotel “Corallo”, un approdo turistico costituito da un corridoio di avvicinamento con un pontile in adiacenza alla terra ferma ed un campo boe di servizio all’imboccatura a mare per l’attracco di yacht di modeste dimensioni o tender; sulla spiaggia è prevista un’area da attrezzare con i servizi indispensabili a garantire il ricevimento dei turisti e dei diportisti. 

Una proposta sulla quale in città sono già sorte perplessità e arrivate manifestazioni di contrarietà. «Se penso alle coste taorminesi - ha detto in Consiglio comunale l’esponente di minoranza Luca Manuli - la mia priorità è tutelare le baie rimaste e non andrei a costruire un porticciolo. Non metto in dubbio che i grandi brand lo vogliano, ci sarebbe un enorme giro d’affari, ma bisogna vedere se lo voglia la comunità, a cui spetta la scelta. Non è un’opera che fa fare la svolta - ha aggiunto - e dobbiamo interrogarci su cosa sia giusto per il nostro territorio». Annamaria Noessing, responsabile di Legambiente, ricorda come se ne parli già dal 2010: «Non siamo nuovi a proposte speculative a Taormina - afferma - dove non si è ancora capito che se esegui opere invasive, che siano parcheggi multipiano, palazzine o porticcioli, intacchi l’immagine territoriale, alteri equilibri ecosistemici antichi, lasci un impronta indelebile e invasiva in un luogo che oltre che essere un immagine iconica per la Sicilia tutta, è un luogo che mira a diventare sito Unesco, con quali presupposti non si capisce».


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