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"Taormina, Valli d'Alcantara e Agrò" verso la nascita del primo ecomuseo siciliano
di Andrea Rifatto | 21/11/2014 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 21/11/2014 | ATTUALITÀ
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Potrebbe essere il primo ecomuseo ad essere istituito in Sicilia in seguito all’approvazione delle legge 16 del 2 luglio 2014, che ha finalmente regolato questa nuova forma museale. Una scommessa su cui stanno puntando comuni ed enti delle Valli d’Agrò e Alcantara, con al centro Taormina nel ruolo di capofila. Proprio nella Perla nelle scorse settimane si è svolto un incontro con l’assessore regionale ai Beni culturali e all’Identità siciliana, Pina Furnari, per un confronto con i Comuni di Taormina, Giardini Naxos, Francavilla di Sicilia, Forza d'Agrò, Savoca, Casalvecchio Siculo, Antillo, Castelmola e Mongiuffi Melia, a cui hanno partecipato anche esponenti del Parco Regionale d'Alcantara, del Parco Archeologico di Naxos, con la cooperazione del Comitato Promotore e del Comitato Scientifico e d'Onore a cui aderiscono il Cutgana ed altre importanti personalità della cultura e della scienza siciliana. Ad accompagnare le iniziative di sviluppo di questo “distretto culturale” è il Club Unesco di Taormina": si tratta, infatti, dei medesimi enti che mirano al riconoscimento dei territori di "Taormina-Valli d’Alcantara e d’Agrò” nel Patrimonio mondiale dell’Umanità dell’Unesco, per il quale è stato consegnato ai competenti uffici della Regione Siciliana il documento di prefattibilità per il Piano di Gestione del sito.
I sindaci dei centri coinvolti hanno deciso di sottoscrivere un’apposita lettera di intenti finalizzata alla firma di un successivo protocollo di intesa con la Regione. In questi giorni le amministrazioni interessate stanno approvando le delibere di giunta necessarie per poter successivamente procedere a siglare il protocollo, che attiverà un "Progetto Pilota di Piano di Gestione Integrato per la Valorizzazione Culturale delle Valli d'Alcantara e d'Agrò", aprendo così una stagione di confronti, idee e proposte per la valorizzazione culturale del territorio. La recente legge sulla "Istituzione degli Ecomusei della Sicilia" ha stimolato la volontà di acquisire un modello ed un metodo di coordinamento "allo scopo di recuperare, testimoniare e valorizzare la memoria storica, la vita, le figure, le tradizioni, la cultura materiale e immateriale, le relazioni fra ambiente naturale e ambiente antropizzato, le attività di lavoro artigianali e il modo in cui l'insediamento tradizionale ha caratterizzato la formazione e l'evoluzione del paesaggio e del territorio regionale, nella prospettiva di orientare lo sviluppo futuro del territorio in una logica di sostenibilità ambientale, economica e sociale, di responsabilità e di partecipazione dei soggetti pubblici e privati e dell'intera comunità locale. La volontà mostrata dai protagonisti e gli interessi convergenti dovrebbero dunque trovare la strada spianata per arrivare al "Primo Ecomuseo della Regione Siciliana" nel territori di "Taormina-Valli d’Alcantara e d’Agrò”, che qualora dovesse andare in porto il riconoscimento nel patrimonio dell’umanità Unesco permetterebbe a territori ricchi di storia di essere riconosciuti in tutto il mondo grazie alle loro unicità.