Taormina verso l'uscita dal dissesto: ecco il piano per estinguere i debiti
di Andrea Rifatto | 29/06/2024 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 29/06/2024 | ATTUALITÀ
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I componenti dell’organismo straordinario
L’uscita del Comune di Taormina dal dissesto finanziario adesso è davvero vicina. La Commissione straordinaria di liquidazione, composta dal presidente Lucio Catania e da Tania Giallongo e Maria Di Nardo, ha infatti approvato il Piano di estinzione dei debiti per mettere la parola fine al default dell’ente, dichiarato dal Consiglio comunale il 22 luglio 2021 e poi affrontato dall’Organo straordinario di liquidazione insediatosi l’11 novembre dello stesso anno. Nell’estate 2022 è stata definita la procedura semplificata di liquidazione, all’interno della quale è stato riportato l’ammontare di tutti i debiti censiti, in base alle istanze creditorie pervenute a quella data, quantificate in 66.678.989 euro, cifra arrivata oggi a 108.970.893 euro con 393 istanze presentate, comprese quelle tardive. Tale importo ha costituito la base per l’attivazione delle proposte formulate dalla Commissione a seconda dell’anzianità del credito, con percentuali di riconoscimento del 60% (crediti fino al 2012), 50% (dal 2017 al 2013) e 40% (dal 2018) e il totale dei debiti ammessi alla massa passiva e transatti è pari a 39.462.387 euro, mentre 37 richieste per 1.457.468 euro sono state escluse dalla liquidazione. Il totale della massa attiva dell’ente ammonta a 49.999.736 euro e dunque vi è una differenza positiva di 10.097.480 euro. Sul conto di tesoreria del Comune (gestione dissestuale) è stato accreditato l’importo di 15.173.203 euro come fondo cassa e poi, con successivi riversamenti alla tesoreria dell’Organo straordinario di liquidazione, riscossioni di residui attivi per 15.212.401 euro e ulteriori 11.003.053 euro quale anticipazione in termini di cassa da parte dell’Ente. “Questo ha permesso di creare una sufficiente dotazione finanziaria - spiega la Commissione - per far fronte alle redigende proposte transattive, di cui alcune di elevati importi, che sono state liquidate entro i 30 giorni dall’accettazione come prescritto dalla normativa. Tenendo conto delle transazioni chiuse e delle istanze che hanno ricevuto risposta negativa, le giacenze attualmente presenti sul conto di tesoreria dell’Organismo straordinario di liquidazione risultano essere, comunque, superiori al complesso degli accantonamenti da operarsi ai sensi del Testo unico degli enti locali”. Le differenze positive che emergono dal Piano di estinzione sono costituite in gran parte da crediti che la Commissione, o successivamente il Comune, potranno continuare ad incassare con l’attività di riscossione coattiva già in corso. Cosa succede adesso? Il Piano di estinzione viene depositato al Ministero dell'Interno, che ne valuta la correttezza avvalendosi del parere consultivo della Commissione per la stabilità finanziaria degli enti locali, la quale può formulare rilievi e richieste istruttorie cui l’Osl è tenuto a rispondere entro 60 giorni; in tale ipotesi il termine per l'approvazione del piano è sospeso. Il Piano approvato dalla Commissione, dunque, è provvisorio poiché potrà subire variazioni in seguito ai correttivi richiesti dal Viminale e delle ulteriori attività che la Commissione porrà in essere fino alla presentazione del rendiconto finale. Il decreto di approvazione del Piano di estinzione del Ministero dell'Interno viene notificato al Comune e all'Organo straordinario di liquidazione tramite la Prefettura. In seguito all'approvazione del Piano, l’Osl provvede, entro 20 giorni, al pagamento delle residue passività sino alla concorrenza della massa attiva realizzata. Con l'eventuale decreto di diniego dell’approvazione, il Ministero prescrive all’Organo di liquidazione di presentare un nuovo piano di estinzione che tenga conto delle prescrizioni contenute nel provvedimento. Entro il termine di 60 giorni dall'ultimazione delle operazioni di pagamento, l’Organo è tenuto ad approvare il rendiconto della gestione e a trasmetterlo all'organo di revisione contabile dell'ente, il quale è competente sul riscontro della liquidazione e verifica la rispondenza tra il piano di estinzione e l'effettiva liquidazione.