Taormina vuole allacciarsi all'acquedotto di Messina, Amam dice no e smentisce la giunta
di Andrea Rifatto | 05/04/2024 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 05/04/2024 | ATTUALITÀ
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La delibera prevede un allaccio alla condotta Fiumefreddo
Il filo rosso che lega Taormina a Messina si allunga. O forse no. La collaborazione politica, gestionale e amministrativa tra le due città è ormai consolidata su vari settori e nelle intenzioni di Palazzo dei Giurati c’è anche quella di fortificare il legame nel campo idrico, anche se l’altra parte non sembra disponibile. La giunta comunale, presieduta per l’occasione dall’assessore ai Lavori pubblici Antonio Lo Monaco, vista l’assenza del sindaco Cateno De Luca e del vice Giuseppe Sterrantino, ha approvato una delibera di indirizzo, proposta dallo stesso Lo Monaco, per la realizzazione di “lavori urgenti di allaccio alla condotta Amam per superare la crisi idrica nel periodo estivo di maggior affluenza”, manifestando quindi l’intenzione di collegarsi alla condotta dell’acquedotto Fiumefreddo che serve la città di Messina, partendo dalla provincia catanese. Nel testo del provvedimento viene specificato che “il Comune di Taormina ha avviato da tempo un’interlocuzione formale per addivenire ad una soluzione tecnica che permetta una dotazione idrica suppletiva per il sistema acquedottistico comunale attraverso la sottoscrizione di una convenzione con Siciliacque ed Amam, che si formalizzerà a breve attraverso la firma di un opportuno accordo”: un’iniziativa che “permetterà di ampliare la disponibilità dell’acquedotto comunale con una portata consistente, tendente a supplire i deficit ormai cronici dovuti all’incremento della richiesta”, ma per “perfezionare tecnicamente tale accordo si ha la necessità di realizzare dei lavori per installare una condotta di collegamento tra l’acquedotto Fiumefreddo nella galleria Taormina lato Sirina e l’acquedotto comunale”. Negli ultimi anni, infatti, intere zone di Taormina sono rimaste senza acqua anche in piena estate per i consumi elevati e l’insufficienza delle riserve. La notizia della delibera approvata a Taormina ha però suscitato la reazione stizzita dell’Azienda meridionale acque Messina, che di fatto ha smentito l’atto della giunta: “Amam non fornirà acqua al Comune di Taormina - ha replicato l’azienda - la notizia è infondata, fuorviante e non rappresenta la realtà dei fatti. La convenzione della quale si parla prevede che sia Siciliacque SpA a rifornire il Comune di Taormina e non più Amam, infatti da Siciliacque, che gestisce l'acquedotto dell'Alcantara, verranno fatturati i consumi idrici di Taormina per la stagione estiva 2024. Proprio grazie a tale convenzione, quindi, Amam non dovrà fornire nemmeno la piccola aliquota idrica che per decenni ha fornito a Taormina (come a Giardini Naxos), liberando e recuperando ulteriore risorsa idrica in favore della città di Messina”. Amam ha specificato inoltre che “metterà a disposizione soltanto il servizio di ‘vettoriamento’ della risorsa idrica che Siciliacque fornirà a Taormina e per tale servizio Taormina verserà regolare corrispettivo ad Amam quale vettore; per le spese di gestione, Amam incasserà da Taormina un'aliquota dei consumi idrici che la Perla pagherà a Siciliacque”. L’azienda ha smentito quindi che Taormina beneficerà di risorse idriche destinate a Messina (viste anche le proteste dei messinesi che reclamano l’aumento della fornitura…) e annuncia che la quantità d’acqua che arriverà a Messina verrà aumentata. È mancato il dialogo tra Comune di Taormina e Amam? L’azienda messinese volta le spalle all’Amministrazione comunale taorminese? “È un atto di indirizzo, al momento non posso dare dettagli - ci ha risposto l’assessore Lo Monaco, proponente della delibera - se la proposta andrà in porto bene, altrimenti niente. Il dirigente dirà se si potrà fare o meno ed eventualmente l’atto sarà revocato. Non posso dare altre spiegazioni che non sono di competenza mia. Anche il ponte sullo Stretto non è detto si faccia…”.