Articoli correlati
Tempi record sul lungomare di Santa Teresa: primo step concluso, ora via allo "smontaggio"
di Andrea Rifatto | ieri | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | ieri | ATTUALITÀ
961 Lettori unici
Completato il riempimento, si riposizionano i sottoservizi
Anche i più scettici si sono ricreduti e quanti temevano che quella “ferita” inferta dalla natura sarebbe rimasta aperta per anni hanno tirato un sospiro di sollievo. Al giro di boa i primi lavori urgenti di messa in sicurezza del lungomare di Santa Teresa di Riva, crollato nella zona sud del paese a causa della mareggiata del 17 e 18 gennaio. Le imprese consorziate “Edilap soc. Coop-Cospin Srl”, che hanno avviato le opere il 31 gennaio, hanno completato la prima parte dell’intervento, ossia la rimozione delle parti ammalorate e instabili del manto stradale e il riempimento con pietrame, calcestruzzo e rete elettrosaldata del vuoto provocato dall’azione di sifonamento creata dal mare. Riempimento che è avvenuto senza il posizionamento della palancola in acciaio (parete verticale continua) a perdere alle spalle degli attuali pali, come inizialmente previsto, ma che ha interessato anche la parte sottostante lo sbalzo. Con la creazione della fondazione stradale in misto cementato si arriverà al completo ripristino della carreggiata, ma prima sarà necessario effettuare il riposizionamento dei sottoservizi al momento spostati in superficie tramite bypass, in particolare la linea elettrica di media tensione (20.000 Volt) che serve i cantieri del raddoppio ferroviario e dovrà essere posata ad una profondità media di 1,20 metri, oltre alla linea telefonica. Non è stata intaccata dal crollo, invece, la condotta fognaria, rimasta fortunatamente in piedi. Un intervento fondamentale, quello concluso ieri, per evitare l’aggravarsi dei danni e l’inevitabile e progressivo ampliamento del cedimento esistente, con la messa in sicurezza della sede stradale e la rete fognante. Il “secondo tempo” si svolgerà con la demolizione della parte a sbalzo sulla quale sorge attualmente il marciapiede e del muro lesionato che sorge sulla spiaggia, che verranno ricostruiti successivamente: prima, però, si avvierà un’azione di decostruzione selettiva per recuperare le parti e i materiali che possono essere riutilizzati in futuro, ad esempio la ringhiera in ferro che funge da parapetto del marciapiede. Ad essere demolite saranno anche le scivole e la piazzetta distrutte dalle mareggiata, che non verranno però rifatte in quanto l’accesso alla spiaggia sarà garantito da strutture metalliche, come scale o rampe. Ieri mattina il sindaco Danilo Lo Giudice ha effettuato un sopralluogo in cantiere: «Se non ci saranno difficoltà - ha annunciato - entro fine settimana potremo allargare la careggiata stradale, visto che ormai è stata completata la messa in sicurezza. Successivamente si procederà alla demolizione dello sbalzo a mare, per la ricostruzione e sistemazione dell’intera carreggiata. La rapidità degli interventi - ha aggiunto - ci consentirà di tornare alla normalità in tempi davvero celerissimi». Il contributo concesso dalla Protezione civile regionale ammonta a 740mila euro e i lavori sono stati affidati per l’importo di 499mila 827 euro all’impresa “Consorzio Ciro Menotti” di Ravenna, che ne ha demandato l’esecuzione alle due società consorziate. La durata prevista è di quattro mesi, con la conclusione fissata per il 31 maggio, ma i tempi potrebbero accorciarsi.