Salviamo la torre del Baglio
di Salvatore Coglitore | 09/09/2013 | ATTUALITÀ
di Salvatore Coglitore | 09/09/2013 | ATTUALITÀ
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La torre del Baglio
Da qualche giorno passando nei pressi delle torre del Baglio si sentono strani rumori. Non si tratta di fantasmi ma di pericolosi scricchiolii. Già da diversi anni sulla sommità del muro perimetrale, lato sud-ovest, si nota una evidente e pericolosa fessura che potrebbe portare al collasso della storica struttura situata in via Sparagonà, nelle immediate vicinanze del ponticello ferroviario. Fino alla prima metà dell’800 a Santa Teresa c’erano ben 5 torri: due, la torre Bolina e la torre Muzza (meglio conosciuta come torre Varata), per vari motivi vennero demolite; le tre rimaste, la torre Saracena, quella di Catalmo e quella del Baglio, ancora oggi resistono. Giorni addietro, a seguito dell’ultimo acquazzone, mi trovavo nei paraggi della torre del Baglio e ho dato una sbirciatina all’interno, dalla finestrella lato Messina, e ho notato che proprio in direzione della fessura, il muro sottostante era tutto bagnato e ancora scendeva acqua piovana che era rimasta depositata sulla copertura e lentamente si infiltrava dalla volta a crociera, fino ad arrivare al pavimento!Bisogna intervenire subito e mettere in sicurezza la torre, sia per evitare che il possibile crollo possa creare danni ai passanti, sia per salvaguardare una importante testimonianza storica per la nostra comunità. Mi piace ricordare che nel 1820 i marinoti, con a capo don Angelo Caminiti, partirono proprio dal Baglio di Sparagonà alla volta di Savoca per ottenere la tanto sospirata autonomia. Quindi, la torre del Baglio rappresenta il simbolo della conquistata autonomia amministrativa da Savoca e, come tale, è nostro dovere conservarla a futura memoria. Durante la mia perlustrazione, ho percorso il perimetro di tutta la torre ed ho notato che alla base del prospetto lato ovest, ricoperto da erbacce, tavole, canne, pietre e ortaggi, ancora oggi esiste l’accesso originario alla torre, quella che allora era chiamata “cateratta” e che serviva come via di fuga. Infatti, dal terrapieno che serviva come accesso al piano primo, tramite una scala in legno, dove era collocato un piccolo cannone, si poteva accedere, non senza difficoltà, al piano terra attraverso questa cateratta. Da lì, utilizzando una stretta scaletta in pietrame, si scendeva nell’adiacente e sottostante pozzo da dove, attraverso un cunicolo, si raggiungeva la torre Saracena! Visto lo stato di degrado avanzato della torre, chiediamo all’Amministrazione comunale un intervento immediato presso i proprietari per la messa in sicurezza dell’antico monumento e, nel contempo, visto che la torre è vincolata, anche la segnalazione di pericolo alla Soprintendenza ai Beni Culturali di Messina. Se passato un tempo ragionevole non si avranno notizie positive al riguardo, siamo pronti a lanciare una racconta popolare di fondi per potere così finalmente acquistare la torre, simbolo della nostra autonomia. SALVIAMO LA TORRE DEL BAGLIO! Guarda il video realizzato da Salvatore Coglitore