Sabato 15 Febbraio 2025
Aggiornamento chiesto nel 2022: eliminati i siti di attenzione ma l'alveo va attenzionato


Torrente Savoca ad alta pericolosità tra Santa Teresa e Furci: ecco le nuove mappe del Pai

di Andrea Rifatto | oggi | ATTUALITÀ

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Le carte della Pericolosità idraulica e del Rischio idraulico

Gli studi escludono che possano verificarsi significativi eventi di inondazione dei centri abitati, ma servono interventi urgenti per ridurre i livelli di pericolosità. È una situazione al limite quella che si registra nell’alveo del torrente Savoca, corso d’acqua che divide i paesi di Santa Teresa di Riva e Furci Siculo. È quanto emerge dall’aggiornamento del Piano stralcio di bacino per l’assetto idrogeologico (Pai) redatto dall’Autorità di Bacino del Distretto idrografico della Sicilia, con le nuove carte della pericolosità idraulica e del rischio idraulico per fenomeni di esondazione. La richiesta di aggiornamento era stata trasmessa nel 2022 dal Comune di Furci Siculo per un sito di attenzione, quello del torrente Savoca, costituito da tre porzioni di cui una ricadente nel territorio furcese (area golenale del torrente fino alla via Cesare Battisti) e due in territorio santateresino. Nella precedente versione del Pai tutta la zona della via Cesare Battisti (a monte della ferrovia lato Catania) e Furci Verde sulla sponda furcese e l’area dei quartieri Bucalo-Sparagonà su quella santateresina era indicata come sito di attenzione, ossia che necessita di studi e approfondimenti relativi alle condizioni geomorfologiche e/o idrauliche per la determinazione del relativo livello di pericolosità, che adesso è stato individuato. L’analisi idraulica è stata effettuata sulla scorta di un rilievo di campagna, di uno studio pluviometrico, di un’approfondita analisi morfologica, geologica e paesaggistica del bacino del torrente Savoca e di un accurato calcolo idraulico effettuato per mezzo di software geostatistici e di modellazione idraulica. I risultati dello studio relativi alla pericolosità idraulica, ossia la probabilità che piogge molto forti o abbondanti, combinandosi con le particolari condizioni che caratterizzano un territorio, possano contribuire a provocare un’alluvione, sono stati quindi recepiti e rappresentati nella Carta della pericolosità idraulica per fenomeni di esondazione.

Tutta l’area dalla foce alla zona a monte dell’autostrada, esclusivamente all’interno del letto del torrente, è stata classificata come P4 (Pericolosità molto elevata, indicata in blu) in entrambi i comuni, così come la zona sulla sponda di Santa Teresa di Riva fino all’altezza della borgata San Gaetano, per una superficie di 12,23 ettari su un totale di 26,18 ettari presi in considerazione. Dunque gli insediamenti urbani e produttivi sono stati esclusi dalla Carta della pericolosità idraulica. Gli esperti evidenziano che «dalla modellazione idraulica avanzata, mista 1D-2D, si esclude che, per i tempi di ritorno pari a 50, 100 e 300 anni, possano verificarsi significativi eventi di inondazione dell’area». Modellazione idraulica effettuata considerando le condizioni dell’alveo sulla base del rilievo di dettaglio, escludendo trasporto solido in quanto tipico dell’area di monte e non di quella di valle: «Tuttavia, condizione necessaria è quella di limitare-evitare la deposizione di detriti e il conseguente sovralluvionamento - viene specificato - al fine di favorire il deflusso delle acque all’interno del letto torrentizio, garantendo condizioni di sicurezza in corrispondenza di esso e nelle aree limitrofe». Nel caso in cui, nel tempo, dovessero verificarsi sostanziali mutamenti nel letto dell’alveo, diversi da quelli attuali, l’Autorità di Bacino consiglia di effettuare una verifica delle condizioni idrauliche (modellazione idraulica). Per il rischio idraulico, ossia la possibilità di danno a persone, beni o infrastrutture in conseguenza al trasporto di acqua e solidi nei corpi idrici superficiali, viene classificata R4 (Rischio molto elevato, indicato in rosso) tutta la sponda sinistra del torrente Savoca (lato Furci Siculo) dalla linea ferroviaria alla spiaggia, per un totale di 2,18 ettari su 26,18, mentre 2,16 ettari sono in R1, 11,22 ettari in R2 (giallo) e 10,61 ettari in R3 (arancione). «Attesa la natura delle problematiche individuate nella previsione di aggiornamento - scrive l’Autorità di Bacino - si ricorda che le amministrazioni comunali sono tenute ad attuare tutti gli interventi necessari a salvaguardare la pubblica e privata incolumità e sono invitate a segnalare le criticità manifestatesi recentemente».

Per il sindaco di Furci Siculo, Matteo Francilia, “il sito di attenzione limitava l’utilizzo delle aree ai fini urbanistici - ha commentato - e grazie a questo importante risultato ottenuto le aree svincolate possono tornare alla loro originaria destinazione urbanistica e produttiva, considerato che sino ad oggi era tutto bloccato. Siamo felici di aver dato un concreto contributo sia alla comunità di Furci Siculo che alla comunità di Santa Teresa di Riva”.


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