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Torrente Savoca, via libera alla messa in sicurezza
di Gianluca Santisi | 22/10/2014 | ATTUALITÀ
di Gianluca Santisi | 22/10/2014 | ATTUALITÀ
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Subito disponibili un milione 650mila euro per mettere in sicurezza il torrente Savoca, corso d'acqua che separa S. Teresa di Riva e Furci Siculo. La buona notizia è stata comunicata ieri mattina dall'ingegnere capo del Genio Civile, Leonardo Santoro, nel corso di un vertice convocato a Palazzo del Governo dal prefetto, Stefano Trotta, per fare il punto della situazione. Altri 650mila euro sono disponibili per la stessa tipologia di intervento su un altro torrente santateresino, l'Agrò, ma la priorità al momento è tutta per il Savoca, che rischia di esondare in caso di piogge alluvionali. La perizia redatta dal Genio civile prevede la risagomatura del torrente con la canalizzazione del flusso d'acqua al centro e lo spostamento sugli argini del materiale sedimentario in eccesso: i lavori, rientranti nell’ambito di un piano comprendente 70 interventi in aste torrentizie, verranno finanziati con la misura Pac III dell’assessorato regionale Territorio ed Ambiente. Un incontro, quello promosso dal prefetto Trotta, che secondo il Genio civile è servito a rassicurare gli amministratori rispetto ogni possibile mancata o equivoca comprensione di ciò che è stato finalmente posto in essere per la risoluzione dei gravi ed annosi problemi di sovralluvionamento della fiumara. "Gli interventi eseguiti con mezzi Esa - ha spiegato in una nota l'ingegnere capo del Genio civile, Leonardo Santoro - la cui presenza ed efficienza è stata assicurata nell’ambito della riunione da parte dello stesso direttore generale dell'Ente sviluppo agricolo, avverrà grazie all'intervento dell’assessorato Territorio ed Ambiente, che non solo ha immediatamente finanziato la perizia, ma ha dato rassicurazioni sull’urgente convocazione dei sindaci a Palermo per concordare il raccordo istituzionale".
Una soluzione che non convince l'amministrazione comunale di S. Teresa, presente all'incontro con il sindaco Cateno De Luca e il capogruppo di maggioranza, Sandro Triolo, che vorrebbe utilizzare la sabbia in eccesso per il ripascimento della spiaggia. Anche per questo motivo la riunione è stata aggiornata al 7 novembre alla presenza del Demanio Marittimo che dovrà esprimersi in merito. Non convince neppure la scelta di ricorrere all'Esa per effettuare i lavori di risagomatura. I mezzi a disposizione dell'ente agricolo sarebbero insufficienti. “Siamo soddisfatti a metà - ha spiegato Triolo -: da una parte c'è la buona notizia dei fondi immediatamente disponibili e l'avvio di una fase di dialogo con il Genio civile, grazie all'arrivo del nuovo ingegnere capo; dall'altra, non crediamo che la tipologia di intervento prevista possa essere risolutiva». Lavorando in sinergia, i Comuni di S. Teresa e Furci hanno collaborato con il Genio civile alla redazione di un progetto esecutivo per lo svuotamento del Savoca, un piano completo di tutti i calcoli e le relazioni necessarie e che riguarda l'intero bacino. Ma di questo si discuterà in futuro. L'importante adesso è che si dia seguito al più presto al primo intervento. “Realisticamente - ha aggiunto Triolo - l'inizio dei lavori non avverrà prima di un mese”.
La Prefettura di Messina, ha ricordato che la pulizia ordinaria dell’alveo dei torrenti rientra nelle competenze dei Comuni, auspicando comunque un nuovo percorso connotato da uno spirito di proficua e leale collaborazione istituzionale.
Bisognerà quindi fare i conti con la stagione invernale ormai alle porte. All'incontro in Prefettura, coordinato dal viceprefetto Antonietta D'Acquino, hanno partecipato anche il consigliere comunale di Furci, Giovanni Curcuruto, assieme al sindaco Sebastiano Foti, l'ingegnere Rosario Oliva della Protezione Civile e il geologo Biagio Privitera della Provincia regionale.