Torrenti Savoca e Pagliara, la lentezza della burocrazia rischia di uccidere
di Redazione | 23/11/2018 | ATTUALITÀ
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L'incontro in Prefettura
Lo stato di criticità dei torrenti Savoca e Pagliara, tra S. Teresa e Furci e tra Furci e Roccalumera, è stato oggetto di valutazione questa mattina alla Prefettura di Messina nel corso di una riunione convocata dal prefetto Maria Carmela Librizzi, su richiesta del sindaco di Furci, Matteo Francilia, al fine di prevenire possibili situazioni di rischio idrogeologico. Nella Sala Biblioteca erano presenti, oltre al rappresentante del governo e al primo cittadino furcese, i sindaci di S. Teresa, Danilo Lo Giudice e Pagliara, Sebastiano Gugliotta; il responsabile tecnico designato dall’Ufficio del Genio Civile, in rappresentanza anche dell’Autorità di Bacino del Distretto Idrografico della Sicilia; il dirigente del Servizio Sviluppo Rurale di Messina nonché i rappresentanti del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco e del Servizio della Protezione civile regionale di Messina. In tale occasione, è stata effettuata una ricognizione generale dei progetti e degli interventi in corso per la messa in sicurezza dei predetti corsi d’acqua, per la cui realizzazione è anche emerso che sono previsti diversi finanziamenti. Al riguardo il prefetto ha assicurato che interesserà, per quanto di rispettiva competenza, il Commissario di Governo contro il dissesto idrogeologico nella Regione siciliana e l’Autorità di Bacino del Distretto idrografico della Sicilia, affinché sia garantito un rinnovato impulso per accelerare le procedure di finanziamento già previste, tenuto anche conto che entrambi i corsi d’acqua presentano aspetti di criticità. Nel contempo ha invitato i sindaci a individuare e monitorare le possibili situazioni di rischio correlate al verificarsi di eventi meteorologici avversi, al fine di adottare le misure preventive previste dalle rispettive pianificazioni comunali di protezione civile e garantire l’immediata informazione della popolazione. “Ho illustrato la situazione di pericolosità che da anni viviamo nel nostro territorio – spiega Francilia – con i letti dei torrenti, in particolare del Savoca, che hanno superato il livello del paese. Ringrazio innanzitutto il prefetto per la celerità nel convocarci e per la sensibilità dimostrata nell'affrontare la questione. Le risorse economiche per gli interventi ci sono, ma è inaccettabile la lentezza della burocrazia. Per il torrente Savoca sono già stanziati 4,5 milioni di euro assegnati a S. Teresa dal Patto per il Sud, per lo svuotamento e successivo ripascimento della spiaggia, ma i lavori non partiranno prima di un anno; altri 3 milioni sono disponibili per il Pagliara (sempre dal Patto per il Sud, ndc) ma in questo caso l’iter è in uno stato meno avanzato in quanto si è ancora nella fase di progettazione. La Protezione civile – prosegue il sindaco di Furci – ci ha comunicato che ha a disposizione 500mila euro per un intervento di risagomatura del Savoca da attuare tra qualche mese e altri 500mila per il Pagliara, ma in quest’ultimo caso i tempi saranno più lunghi perché è necessario effettuale la caratterizzazione del materiale”. A breve saranno invece effettuati interventi di manutenzione finanziati dalla Regione con 260mila euro nella zona sotto il comune di Pagliara, a seguito dell’esondazione delle settimane scorse. Il disegno di legge per lo svuotamento. “Ho fatto presente al tavolo come l’unica soluzione per risolvere una volta per tutte il problema del sovralluvionamento dei torrenti sia il superamento della Legge regionale 24/1991, che ne vieta lo svuotamento – sottolinea il sindaco di Furci – e proprio per raggiungere questo scopo nel 2015 avevo predisposto un disegno di legge, poi depositato all’Ars, che prevedeva la rifunzionalizzazione idraulica dei corsi d’acqua consentendo alle ditte private di prelevare a costo zero la sabbia, previa autorizzazione e con la sorveglianza del Genio civile, sia per l’utilizzo nell’edilizia che con finalità di ripascimento degli arenili”. Disegno di legge, il numero 1072, che venne sottoscritto dai deputati Miccichè, Turano, La Rocca Ruvolo, Ragusa e Cani ma rimase lettera morta. "Adesso l'ho consegnato al collega Danilo Lo Giudice, neo deputato regionale, affinché porti avanti la proposta all’Ars" conclude Francilia.