Transito della talpa, nessun rischio a Santa Teresa e Nizza. "Simi" lamenta penalizzazioni
di Andrea Rifatto | 28/03/2024 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 28/03/2024 | ATTUALITÀ
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La struttura del torrente Landro
“Nonostante il degrado di alcuni elementi principali, il transito risulta fattibile”. Non c’è alcun impedimento al passaggio sulle strade joniche della Tunnel boring machine per lo scavo della galleria “Forza d’Agrò” della nuova linea ferroviaria, attualmente ferma al porto di Reggio Calabria, che nelle prossime settimane dovrà attraversare i comuni da Messina a Sant’Alessio Siculo. Il caso è stato sollevato lunedì dal sindaco di Roccalumera, Giuseppe Lombardo, che ha denunciato la mancata verifica della stabilità degli attraversamenti “Landro” a Nizza di Sicilia e “Portosalvo” a Santa Teresa di Riva, annunciando anche un’interrogazione nel suo ruolo di parlamentare all’Ars per sapere come mai la Regione non abbia effettuato le verifiche sui ponti. L’Assessorato regionale Infrastrutture e Mobilità ha sollecitato il rilascio dei nulla osta alla transitabilità e invitato i sindaci a comunicare se i trasporti eccezionali siano compatibili con la conservazione delle sovrastrutture stradali, la stabilità dei manufatti e la sicurezza della circolazione. Transitabilità che risulta verificata dalla società pescarese “Simi Srl”, incaricata dal Consorzio Messina-Catania del trasporto della componenti della talpa, con una relazione del marzo 2023 (valida fino allo scorso settembre) redatta da un ingegnere che dopo un’analisi visiva e una valutazione semplificata e su modelli ha valutato come percorribili tutti gli attraversamenti su Ss 114 e lungomari, ritenendo che “non presentano particolari condizioni di degrado” e presumendo sia stata fatta la manutenzione ordinaria. “Nel documento non sono inseriti i ponti Landro e Portosalvo a Santa Teresa di Riva - ha denunciato Lombardo in conferenza stampa - che versano in pessime condizioni strutturali, basta vederli. Forse non erano verificabili?”. Il sindaco di Roccalumera ha risposto al Dipartimento regionale che il Comune non può verificare la stabilità delle strutture: “La Regione scarica su noi sindaci e vogliono che ci assumiamo la responsabilità - dice Lombardo - e se sbagliamo e i ponti crollano o rimangono danneggiati irrimediabilmente la responsabilità sarebbe nostra. Vogliamo garanzie, con verifiche statiche, che il transito non pregiudichi la stabilità delle strutture. Da parlamentare tutelo il territorio e presenterò un’interrogazione parlamentare per sapere come mai la Regione non abbia fatto le verifiche sui ponti”. Proprio in quelle ore, però, la “Simi Srl” ha comunicato di aver svolto i sopralluoghi sabato scorso spiegando che i canali tombati non erano stati identificati negli studi iniziali, concentrati sulle opere con dimensioni e sviluppi maggiori per i quali è stata redatta una scheda di comparazione a carichi equivalenti che dimostra come il trasporto eccezionale, dal peso di 188,95 tonnellate, sia meno sollecitante di un veicolo (betoniera, mezzo d’opera) da 44 tonnellate per tutte le opere con luce minore di dieci metri. Per il “Landro” e il “Portosalvo” non ci sono comunque criticità: “Nonostante il degrado di alcuni elementi principali, il transito risulta fattibile con alcune prescrizioni - specifica l’ingegnere Ezio Rusticali dell’Ufficio Tecnico della ‘Simi’ - la velocità del convoglio deve essere limitata a 5 km/h per evitare l'insorgere di effetti di amplificazione dinamica e come da normale prassi durante il transito il ponte sarà chiuso al transito dai veicoli di scorta e non dovranno essere presenti carichi accidentali oltre il trasporto eccezionale, che dovrà transitare in maniera eccentrica in modo da sollecitare le travi con il minor degrado”. I sindaci Giuseppe Lombardo e Danilo Lo Giudice sono gli unici che finora hanno negato finora l’autorizzazione al trasporto eccezionale della testa rotante di perforazione e continuano a subordinare il rilascio dei nulla osta all’ottenimento da parte di Rete Ferroviaria Italiana delle autorizzazioni ministeriali per la costruzione degli allacci provvisori sull’A18 a Nizza di Sicilia e Sant’Alessio Siculo. Nel caso nizzardo, la Tbm inizierà gli scavi della galleria senza che sia pronta la bretella autostradale e dunque i mezzi pesanti transiteranno comunque da Roccalumera, seppur con le limitazioni imposte dal Comune. “È chiara la grave penalizzazione che stiamo subendo e che non possiamo in alcun modo permetterci - ha replicato nei giorni scorsi a Lombardo il direttore generale della ‘Simi’, Luigi Braconi - questa fase non è quella critica, il problema nascerà tra alcuni mesi se non saranno eseguite le bretelle. La Tbm richiede 4-5 mesi tra montaggio e test prima di entrare in funzione, quindi ci sarebbe il tempo per fare le opere accessorie concordate senza penalizzare nessuno. A quel punto il blocco avrebbe ragione”.