Treno si guasta a Taormina e i viaggiatori vengono lasciati a piedi
11/05/2018 | ATTUALITÀ
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I ritardi di oggi da Catania
Il treno si ferma, poi riparte, ma lascia i pendolari a piedi. È quanto accaduto oggi alla stazione di Taormina con il primo treno regionale veloce partito da Messina per Siracusa alle ore 5.13. A denunciarlo è il Comitato Pendolari Siciliani-Ciufer. “Il treno 3865 arrivato a Taormina viene stoppato per un guasto tra Taormina e la stazione di Fiumefreddo e fin qui tutto regolare. I tempi di attesa si allungano e viene inviato un bus sostitutivo alla stazione di Taormina con soli 16/20 posti, lasciando così buona parte dei pendolari a terra. Al danno la beffa: mentre i pendolari rimasti a terra aspettavano l’arrivo di un secondo bus, il treno regionale 3865 veniva fatto partire lasciando a terra tutte quelle persone che erano fuori ad aspettare il bus sostitutivo. È inimmaginabile quanto è successo stamane alla stazione di Taormina, nessuna “tempestiva” informazione da parte di chi opera e gestisce sia il trasporto che l’infrastruttura ferroviaria. Nessun numero telefonico dove poter chiamare per avere informazioni”. A dichiararlo il presidente del Comitato, Giosuè Malaponti. “Ma al danno l’ulteriore beffa è quanto è stato scritto sul portale Fsnews.it: Linea Messina–Siracusa riattivato il traffico fra Giarre-Riposto e Taormina-Giardini su un solo binario. È ripresa alle 6.25 la circolazione ferroviaria fra Giarre-Riposto e Taormina-Giardini su un solo binario, a senso unico alternato, con ritardi fino a 60 minuti. Prosegue la riprogrammazione del servizio ferroviario. Ore 2.30 - Dalle 2.30 la circolazione ferroviaria fra Giarre-Riposto e Taormina-Giardini (linea Messina–Siracusa) è sospesa per un inconveniente tecnico. Attivati servizi sostitutivi con autobus fra Giarre-Riposto e Taormina-Giardini. Sul posto i tecnici di RFI. Una domanda ci sorge spontanea – evidenzia Mapalonte – se l’inconveniente tecnico era già in programma dalle ore 2.30 come descritto su Fsnews.it, perché i bus sostitutivi non hanno funzionato così come previsto, visti gli enormi ritardi, disagi e disservizi? Chi paga per tutto questo? Chi risarcirà i pendolari per le ore di lavoro perse e da recuperare? Questi i numeri dei disagi di oggi: 356 i minuti di ritardo accumulati dai primi 5 treni del mattino in viaggio tra Messina-Catania e Siracusa e 191 sono i treno-km al momento soppressi. Chiediamo al presidente della Regione Musumeci e all’assessore regionale ai Trasporti Falcone di fare luce su questo enorme disagio/disservizio procurato a migliaia di utenti del trasporto ferroviario, tenuto conto che la Regione Siciliana paga all’impresa Ferroviari Trenitalia Spa 111,5 milioni di euro per il trasporto ferroviario e che anch’essa viene danneggiata da questi problemi tecnici, sempre più frequenti, alle infrastrutture ferroviarie”.