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Sabato incontro-memoria all'abbazia di Casalvecchio per fare il punto sugli scavi


“Trent’anni del sito di Scifì”, Archeoclub ricorda la scoperta di Lombardo

07/04/2017 | ATTUALITÀ

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Il maestro Lombardo e gli scavi archeologici

L’11 aprile del 1987 l’insegnante Giuseppe Lombardo comunicava ufficialmente al Consiglio comunale di Forza d’Agrò, di cui allora faceva parte, che a Scifì era emerso casualmente un pezzetto di muro secondo lui di epoca romano bizantina. Segnalò anche che, in base ai suoi studi, che quel piccolo frammento di muro poteva appartenere ad uno degli edifici di cui si componeva l’originario Monastero dei SS. Apostoli Pietro e Paolo, poi sotterrato da un alluvione e nel XII secolo ricostruito dai normanni sulla sponda opposta del torrente, dove oggi si trova. Cominciò quella sera una storia fatta di alti e bassi che sabato 8 aprile, alle 17,30, all’interno della Basilica dei SS. Pietro e Paolo a Casalvecchio Siculo, sarà ricordata da Archeoclub Area Jonica Onlus, nel corso dell’incontro memoria “Trent’anni di vita del sito di Scifì”, che ha lo scopo di fare il punto su quanto finora è emerso, tenere alta l’attenzione sulla necessità di altri scavi, programmare nuove iniziative. Dopo il saluto dell’autorità, interverranno il neo presidente dell’associazione Filippo Brianni (“11.4.1987 – Inizio di un sogno che attende il risveglio”); Giulia Lombardo, nipote del professore Lombardo, studentessa di Lettere e consigliere Archeoclub (“Peppino Lombardo: il volto di un nonno, il profilo di un maestro”) e la professoressa Grazia Spagnolo del Dipartimento Civiltà antiche e moderne dell’Università di Messina  (“Il fatto e il da farsi nel sito di Scifì” ) la quale è già intervenuta con studi e scavi a Scifì.


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