Troppi disagi per il cantiere di Nizza: dopo le deroghe Briguglio scrive a Rfi, Arpa e Asp
di Andrea Rifatto | 20/07/2024 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 20/07/2024 | ATTUALITÀ
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Rumori e polveri di giorno e di notte
Anche grazie alle due deroghe concesse dal Comune nel 2023 e nei giorni scorsi, a Nizza di Sicilia i lavori di costruzione della nuova linea del raddoppio ferroviario procedono a tutto spiano. E parallelamente crescono i disagi per i cittadini che vivono a ridosso delle aree di cantiere e sono costretti a subire polveri e rumori a tutte le ore del giorno e della notte. Rimostranze che sono state fatte presenti più volte al sindaco Natale Briguglio, tanto che nei giorni scorsi alcune famiglie che risiedono nei dintorni del cantiere erano pronte a protestare dormendo sotto il municipio. Ieri, viste le lamentele crescenti, il sindaco si è deciso ad attivarsi per chiedere l’intervento anche delle autorità sanitarie e ambientali e ha inviato una nota a Rete Ferroviaria Italiana, Arpa Sicilia e Asp Messina segnalando che “dall'inizio dei lavori relativi al raddoppio della linea ferroviaria Messina-Catania, secondo lotto funzionale Taormina-Giampilieri, si sono verificati gravi inconvenienti igienico-sanitari a carico della popolazione residente in zona - scrive nella missiva - determinati dalla notevole presenza di polveri e da rumori fastidiosi, irritanti e molesti sia in orari diurni che notturni. Il nocumento a carico della salute della popolazione - aggiunge Briguglio - ha richiesto, talvolta, anche l'intervento dei sanitari (ambulanza del 118)”. Nella zona vi sono infatti anche cittadini affetti da patologie e le conseguenze dei lavori li hanno costretti a ricorrere alle cure mediche, senza contare quanti hanno deciso di trasferirsi potendo contare su seconde case a disposizione, allontanandosi così dalla zona interessata dalla costruzione della stazione ferroviaria e dalla galleria. Briguglio ha chiesto dunque a Rfi “di voler adottare immediati provvedimenti a tutela della salute pubblica” e ha scritto anche all’Arpa Sicilia ed all’Asp Messina “per le valutazioni di competenza e per un sopralluogo congiunto”, rimanendo in attesa di immediato riscontro “stante la necessità e l’urgenza”. Barriere e getti d’acqua, dunque, finora sembrano solo palliativi e la popolazione attende misure concrete e definitive, delusa dalle deroghe concesse dal Comune che stanno consentendo alle imprese costruttrici di superare le soglie di legge per i rumori e le limitazioni di orario previste per tutti gli altri cantieri cittadini.