Troppo rumore per produrre "Kamira", il sindaco ordina la riduzione delle emissioni
di Andrea Rifatto | 14/01/2023 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 14/01/2023 | ATTUALITÀ
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L'immobile dove avviene la produzione
È famosa in tutto il mondo perchè produce sul fornello di casa un caffè cremoso come al bar, ma per la sua costruzione si fa troppo… rumore. Così per “Kamira”, l’azienda con sede a Santa Teresa di Riva che sforna l’omonima macchina per l’espresso artigianale, arriva l’ordine di ridurre le emissioni rumorose. Il sindaco Danilo Lo Giudice ha infatti firmato un’ordinanza che impone di adottare con effetto immediato, nelle modalità operative, tutti gli accorgimenti necessari a limitare i rumori, con particolare riguardo alle aree confinanti con le abitazioni limitrofe al luogo in cui si produce la macchina, situato sulla via Francesco Crispi non lontano dal centro cittadino. La vicenda è nata in seguito ad un esposto presentato a marzo dalla famiglia che vive al piano superiore dell’edificio, “con il quale venivano lamentati continui - si legge nell’ordinanza - rilevanti disturbi di natura acustica presumibilmente causati dall’attività di produzione di macchine da caffè della società ‘Kamira Srl’”. Sia ad aprile che a novembre la Polizia locale ha chiesto all’Arpa di Messina di effettuare le verifiche tecnico-strumentali e il 14 dicembre i tecnici dell’Agenzia regionale per le protezione ambientale hanno comunicano gli esiti dell’indagine fonometrica, eseguita nel vano cucina (fronte mare) dell’abitazione al primo piano sopra “Kamira”, al fine di valutare il disturbo arrecatovi dall’attività. Dal giudizio conclusivo è emerso che “il rumore immesso all'interno dell'ambiente abitativo sito di misura non è accettabile per il superamento, nel tempo di entrata in funzione del compressore d’aria dell’attività produttiva oggetto d’indagine, del valore limite differenziale di immissione previsto dal Dpcm 14/11/1997, per il periodo diurno, nelle misurazioni di rumore effettuate a portafinestra sia aperta che chiusa”. Dunque la Polizia locale ha contestato la violazione in materia di inquinamento acustico all’amministratrice unica della società e il sindaco, trattandosi di “inquinamento che determina implicazioni igienico-sanitarie con grave pregiudizio della salute pubblica, per la quale sussistono i presupposti per l’emanazione di una ordinanza", ha ordinato di predisporre e trasmettere al Comune, entro 10 giorni, un piano di bonifica redatto da un tecnico competente in acustica ambientale, che specifichi gli interventi per ricondurre la rumorosità entro i limiti di legge, avvertendo che entro 30 giorni dovranno essere realizzati tutti gli interventi tecnici necessari a ricondurre le emissioni acustiche entro i limiti stabiliti dalla normativa vigente. Piano di bonifica che dovrà essere trasmesso anche all'Arpa di Messina, ente al quale il Comune ha chiesto di esprimere un parere tecnico sulle modalità di intervento previste dal piano e quindi di accertarne la conformità ai limiti di legge. All'Ufficio tecnico-Suap è stata invece demandata l’adozione di eventuali provvedimenti amministrativi di competenza in ordine alla sospensione dell’attività, qualora ne ricorrano i presupposti. Nell’ipotesi di non ottemperanza a quanto disposto dall’ordinanza, si applicheranno le sanzioni previste dalla Legge 447/95, fatte salve quelle di competenza dell’autorità giudiziaria.