Domenica 27 Aprile 2025
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Tumori al seno, la "Breast Unit" di Taormina un'eccellenza della sanità per sconfiggerli

di Redazione | ieri | ATTUALITÀ

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Il team della Breast Unit con gli specialisti multidisciplinari

Numerosi studi scientifici dimostrano che i pazienti affetti da neoplasia della mammella trattati all’interno di un servizio dedicato, la Breast Unit, hanno una percentuale di sopravvivenza più alta e una migliore qualità di vita. E quella dell’ospedale di Taormina si conferma un’eccellenza sanitaria nel Meridione, dove le pazienti hanno una percentuale di sopravvivenza più alta e una migliore qualità di vita. Con i suoi 465 interventi chirurgici in regime di ricovero, di cui 338 per neoplasia maligna, 760 prestazioni di tipo ambulatoriale e 322 in regime di day service, la Breast Unit del “San Vincenzo” è punto di riferimento per la provincia messinese ma non solo, registrando un trend in crescita, prova della capacità aziendale di intercettare e dare risposte efficaci ad un bisogno di salute ancora drammaticamente elevato. All’interno della Breast Unit, di cui è responsabile la dottoressa Luisa Puzzo, ogni singolo caso viene analizzato e seguito da un team multidisciplinare di specialisti: radiologo senologo, chirurgo senologo, chirurgo plastico, oncologo, anatomo patologo, radioterapista, genetista, cardioncologo, infermieri dedicati, case manager, data manager, fisioterapista e psiconcologa, con la collaborazione della onlus “Salus D’Agostino”. L’Unità operativa semplice dipartimentale di Chirurgia senologica fa parte del Dipartimento di Oncologia diretto dal dottor Francesco Ferraù ed effettua interventi chirurgici per patologia neoplastica della mammella e per patologia benigna: ogni singolo caso viene preso in carico e discusso nel corso di un meeting multidisciplinare settimanale per una valutazione pre e post-operatoria, al fine di formulare una strategia terapeutica, con indicazioni specifiche per la chirurgia, la terapia medica, la radioterapia e il follow up. Nelle pazienti affette da tumore si eseguono interventi chirurgici conservativi avvalendosi di tecniche di oncoplastica (radicalità chirurgica associata a chirurgia plastica) e, se necessario, di mastectomia radicale (asportazione in toto della mammella), a cui segue la ricostruzione (nello stesso tempo chirurgico se le condizioni sono favorevoli o in un secondo intervento) con protesi mammarie, tessuto autologo (proveniente da altre regioni corporee della stessa paziente) o con modalità ibrida (sia protesi che tessuto). 

I progressi nelle tecniche di ricostruzione della mammella, avvalendosi di tecniche chirurgiche, protesi dedicate e tatuaggi, garantiscono anche di poter ricostruire il complesso areola capezzolo, quando richiesto, o di ripristinare perdite di tessuto mammario con l'ausilio di infiltrazioni di tessuto adiposo (Lipofilling), permettendo così di ottenere ricostruzioni mammarie sempre più soddisfacenti e naturali. L’analisi molecolare del linfonodo sentinella, necessaria per escludere la presenza di eventuali metastasi linfonodali, avviene in sala operatoria, contestualmente all'intervento chirurgico del tumore al seno. Tutte le pazienti con patologia neoplastica della mammella sono seguite nella fase pre-operatoria, post-operatoria e durante il follow-up con periodici controlli medici e psicologici. Per ogni paziente vengono stabiliti la tipologia di indagini strumentali che è necessario eseguire, la frequenza dei controlli, la terapia da intraprendere, l'intervento chirurgico e la fisioterapia; anche le indicazioni nutrizionali e dietetiche, oltre che per lo stile di vita, sono personalizzate sul singolo caso. Lo screening oncologico per neoplasia della mammella per le donne di età compresa tra i 50 e i 70 anni è gratuito ed è accessibile tutto l'anno senza impegnativa, anche senza aver ricevuto la lettera di invito allo screening. Le pazienti con alto rischio eredo-familiare hanno la possibilità di accedere ad una consulenza di carattere oncogenetico, che permette di pianificare uno specifico percorso di prevenzione. Le pazienti con neoplasia della mammella che necessitano di terapia antalgica possono accedere previa prenotazione tramite Cup all'ambulatorio di Terapia del dolore.

"Attraverso la Breast Unit di Taormina – spiega la Direzione dell’Asp con il direttore generale Giuseppe Cuccì, il direttore sanitario Giuseppe Ranieri Trimarchi e il direttore amministrativo Giancarlo Niutta– stiamo creando un ambiente di lavoro che stimola la collaborazione tra i team multidisciplinari. Abbiamo costituito un ponte verso l'eccellenza, dove le idee innovative possono prosperare e portare benefici tangibili ai nostri pazienti”. Gli ultimi dati rilasciati dall’Agenas confermano nei fatti l’auspicio della Direzione aziendale: annualmente la senologia radiologica eroga circa 5.000 prestazioni, l’Uos di screening senologico oltre 12.000 esami mammografici, l’Uo  Oncologia Medica effettua oltre 2.500 visite per patologie mammarie e tratta circa 500 pazienti con chemioterapia infusionale. La Uosd Chirurgia Senologica dell’ospedale. di Taormina, tramite l'associazione “Salus d’Agostino”, mette a disposizione la “Navetta del Sorriso” per il trasporto delle pazienti provenienti dalle Isole Eolie e dal Tirreno che devono sottoporsi a chemioterapica; inoltre alle pazienti chemio-trattate fornisce gratuitamente le parrucche, mentre alle pazienti sottoposte a mastectomia radicale, per le quali non è possibile eseguire la ricostruzione, viene donato un reggiseno con protesi mammaria esterna. 


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