Turismo delle radici, in viaggio alla scoperta delle origini: l'idea parte da Roccafiorita
di Redazione | 03/03/2024 | ATTUALITÀ
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Amministratori e promotori dell'iniziativa
Parte da Roccafiorita il progetto della Rete metropolitana dei comuni per il Turismo delle Radici, promossa e coordinata dal Consorzio Centro per lo Sviluppo del Turismo Culturale per la Sicilia-Messina Tourism Bureau e alla quale hanno già aderito 15 comuni. L’iniziativa è finalizzata a cogliere le opportunità e realizzare una serie di attività nel quadro del 2024, “Anno delle radici italiane nel mondo”, progetto volto a sensibilizzare le comunità locali sul tema dell’emigrazione italiana e dei viaggi delle radici e a creare sui territori un’offerta turistica mirata e integrata, rivolta ai viaggiatori delle radici. Alla riunione, introdotta dal presidente del Messina Tourism Bureau Gaetano Majolino e dal vice presidente Filippo Grasso, con i saluti del sindaco di Roccafiorita Concetto Orlando, hanno partecipato rappresentanti dei comuni di Alcara Li Fusi, Antillo, Basicò, Casalvecchio Siculo, Graniti, Limina, Mistretta, Mongiuffi Melia, Montagnareale, Piraino, Sant’Angelo di Brolo e vari operatori turistici e culturali, uniti dal fenomeno migratorio che da Roccafiorita (il più piccolo comune del sud Italia anche a causa delle numerose partenze) a Mistretta (che in mezzo secolo ha visto sparire un terzo di popolazione) accomuna molti centri messinesi. Una piaga che “minaccia la sopravvivenza dei borghi” (come ha evidenziato il sindaco di Antillo Davide Paratore) ma oggi potrebbe diventare un’opportunità, visto che “otto milioni di siciliani sono emigrati – ha ricordato Nico Salerno della Federazione nazionale delle agenzie di viaggio – ed è possibile per loro un’offerta turistica molto emozionale, visto che viaggiano per ritrovare le proprie origini e quelle dei propri avi”. Le soluzioni? Trasformare le feste patronali in momenti di condivisione con chi risiede fuori, coinvolgere imprenditori emigrati di successo, digitalizzare archivi di stato civile e parrocchiali, creare strutture e professionalità in grado di far rivivere al “turista delle radici” non solo i luoghi ma anche ciò che rappresentano e hanno rappresentato. Dopo un aggiornamento sul bando del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale per la realizzazione di attività culturali in favore degli italo-discendenti nel mondo da attuare in occasione del “2024 – Anno delle Radici Italiane”, per il quale si attende a brevissimo la pubblicazione della graduatoria, che potrebbe vedere accolte tutte le proposte formulati dai comuni messinesi, la Rete ha quindi adottato il proprio logo, che rappresenta un piroscafo in partenza dal porto di Messina, e aggiornato i propri lavori al prossimo appuntamento che avrà luogo nelle prossime settimane in un comune, tra quelli aderenti, della fascia tirrenica. L’adesione alla Rete resta aperta a tutti i comuni che vogliano partecipare alle attività.