Ugo Foà e la drammatica esperienza della Shoah: "Voi giovani siate vigili"
di Gianluca Santisi | 31/01/2019 | ATTUALITÀ
di Gianluca Santisi | 31/01/2019 | ATTUALITÀ
1891 Lettori unici
Rosita Alberti, Ugo Foà e Gianfranco Moschella
“Ai ragazzi chiedo di essere vigili perché il momento che stiamo vivendo è molto particolare. Ma anche di essere solidali verso chi è in difficoltà”. Testimone oculare della Shoah e sopravvissuto alla persecuzione antiebraica in Italia, Ugo Foà è stato ospite dell’Istituto comprensivo di Alì Terme nell’auditorium di Scaletta Zanclea, dove ha raccontato la sua drammatica esperienza: “Ricordo ancora quel giorno del settembre 1938 quando improvvisamente i miei genitori dissero a me e ai miei fratelli che non potevamo più andare a scuola. Avevo dieci anni fu molto difficile capire. Non avevamo fatto nulla di male. Io piansi disperatamente perché mi stavano togliendo qualcosa che era mio, la scuola era mia così come è anche vostra. Un’umiliazione alla quale se ne aggiunsero altre: quella di essere apostrofato come “di razza ebraica” al momento dell’appello e quella di essere costretto a sedere in un banco da solo, in disparte, in fondo all’aula”. Le leggi antiebraiche si susseguirono una dopo l’altra. “E sono state molto crudeli – ha continuato Ugo Foà – fino agli arresti e alle eliminazioni fisiche. Mi colpì molto il clima di assoluta indifferenza che ci circondava, eppure eravamo italiani come tutti gli altri”. All’incontro con gli studenti erano presenti il sindaco Gianfranco Moschella, per il quale “è opportuno non dimenticare e tramandare questi fatti alle nuove generazioni” e la dirigente scolastica Rosita Alberti. “L’iniziativa – ha spiegato la dirigente – fa parte dei percorsi di educazione alla legalità e alla cittadinanza che il nostro istituto scolastico porta avanti all’interno dell’attività didattica. Sono previste altre attività che si completeranno con una mostra sulla figura di Anna Frank che verrà realizzata il prossimo mese di marzo”.