Giovedì 21 Novembre 2024
L'atto è stato recuperato dai Carabinieri per la Tutela del Patrimonio e dato al sindaco


Un pezzo di storia restituito a Castelmola: ritrovato un documento dopo 175 anni

di Andrea Rifatto | 13/10/2024 | ATTUALITÀ

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Russo e Falletta con il documento

Un pezzo di storia che si riteneva ormai definitivamente perduto, che invece ritorna alla comunità dove sarà gelosamente custodito. Un prezioso documento appartenente all’Archivio storico del Comune di Castelmola è stato recuperato a Palermo e consegnato al sindaco Orlando Russo, che lo ha ricondotto nel borgo informandone la cittadinanza. Si tratta di una circolare del 1849 emessa dal ministro dell'Interno e della Sicurezza pubblica del Regno di Sicilia, Gaetano Catalano, finalizzata a contrastare il fenomeno della diserzione, indirizzata al presidente del Magistrato municipale di Mola. In quegli anni era in corso la rivoluzione Siciliana del 1848-1849, moto popolare che iniziò il 12 gennaio 1848 a Palermo, il primo a scoppiare in Europa in un anno colmo di rivoluzioni e rivolte popolari, avviando quell'ondata di moti rivoluzionati che viene definita primavera dei popoli: la rivoluzione siciliana di gennaio portò alla proclamazione, nel luglio 1848, di un "nuovo" Regno di Sicilia indipendente, che sopravvisse fino al maggio del 1849, quando si completò la riconquista borbonica. 

Il documento è stato consegnato al sindaco da Serena Falletta, funzionario archivista della Soprintendenza archivistica della Sicilia, all’interno dell’Archivio di Stato di Palermo: il suo ritrovamento è avvenuto, nell'ambito di un procedimento penale, da parte del Nucleo dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale di Palermo, che in collaborazione con i funzionari della Soprintendenza archivistica hanno riconosciuto e sequestrato un numero imponente di documentazione pubblica, in mano ad un privato cittadino e pronta per essere venduta all'asta. «Ringrazio le Forze dell'ordine e il personale della Soprintendenza per il lavoro svolto - ha commentato il sindaco di Castelmola - che consente la tutela, il controllo e il recupero dei beni documentari nel mercato antiquario, ma soprattutto al nostro Comune di recuperare un pezzo importante della sua storia». Nel 1738 il borgo di Mola entrò a far parte dei domini borbonici, poi dal 1816 venne accorpato insieme a tutto il Regno di Sicilia nel nuovo Stato ridenominato Regno delle Due Sicilia e nel 1860, alla fuga dell'esercito borbonico inseguito dalle truppe garibaldine, votò l'annessione al Regno di Italia.


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