Una copia della Sacra Sindone a Furci Siculo: sarà perennemente esposta in paese
di Andrea Rifatto | 13/11/2024 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 13/11/2024 | ATTUALITÀ
797 Lettori unici
Padre Massimo ha illustrato il sacro lenzuolo ai fedeli
L’idea è nata la scorsa primavera, vedendo che una copia del sacro lenzuolo stava girando per le chiese e i monasteri dell’Ucraina in guerra portando molto conforto alla popolazione sotto le bombe. «Allora mi sono chiesto: chissà se posso averla anche per la mia parrocchia… E quando il Signore ha dei progetti, alla fine si realizzano». L’idea di padre Massimo Briguglio, parroco di Furci Siculo, si è così concretizzata e la cittadina jonica ospiterà perennemente una copia della Sacra Sindone, il lenzuolo di lino conservato nel Duomo di Torino con il quale si ritiene sia stato avvolto il corpo di Gesù nel sepolcro. Una “fotocopia” realizzata con una tecnica di stampa digitale ad altissima definizione, su teli costruiti con la tecnica di 2000 anni fa, selezionando i semi di lino per ottenere una fibra simile a quella di allora, che è stata presentata ai fedeli nella chiesa Madonna del Rosario del centro e nella chiesa Madonna di Lourdes della frazione Grotte, dopo le sante messe di domenica. La copia del sacro lenzuolo, delle dimensioni di circa 4,40 per 1,10 metri, è stata presentata per la prima volta nel 2021 nella trasmissione Porta a Porta su Rai Uno e adesso ha richiamato tanti fedeli furcesi, spinti dal desiderio di incontrare, attraverso questo segno, il Signore, morto e realmente risorto per la salvezza di tutto il mondo. «Sono pochissime le copie della Sacra Sindone che vengono concesse nel mondo - racconta padre Massimo - ad esempio ve n’è una al Museo della Bibbia a Washington e in Sicilia una a Caltagirone. La concessione da parte dell’Arcidiocesi di Torino avviene a precise condizioni, come una richiesta presentata dall’arcivescovo del luogo dove si desidera averla e la garanzia che rimanga nella parrocchia senza utilizzi impropri. Il nostro arcivescovo, monsignor Giovanni Accolla, sempre benevolo nell’accogliere le mie proposte, ha detto sì e non possiamo che ringraziarlo». Un percorso fatto anche di incontri casuali, come quello avvenuto in estate quando il parroco ha incrociato sul treno ad Ancona la professoressa Emanuela Marinelli, scrittrice nota per aver pubblicato oltre 20 libri sulla Sindone, alla quale il sacerdote ha fatto presente che avrebbe voluto una copia della Sindone per la sua parrocchia e ha ottenuto le informazioni sugli adempimenti da seguire. La parrocchia furcese, negli ultimi anni, ha impostato un percorso iconografico, con un modo di avvicinarsi alla fede antico ma sempre nuovo: «Un percorso che adesso culmina con l’arrivo della Sindone, la “madre” di tutte le icone - sottolinea don Massimo - per noi è una ricchezza unica, un simbolo di speranza: Gesù ha attraversato la passione, la morte e è risorto, e questo è il messaggio che voglio rimanga impresso nel cuore della nostra comunità». La copia della Sacra Sindone giunta a Furci Siculo non rimarrà nella chiesa madre, già satura di opere e icone, ma verrà probabilmente spostata nella Madonna della Lettera, a poche decine di metri al centro del paese, e per esporla padre Massimo Briguglio ha dato incarico ad un ingegnere e un architetto di progettare la teca nella quale dovrà rimanere permanentemente.