Sabato 23 Novembre 2024
Discussa alla Regione la proposta per l'attuale tracciato. Da risolvere il nodo viabilità


Una greenway al posto della ferrovia: l'idea che piace ai sindaci ma l'urgenza è un'altra

di Andrea Rifatto | 09/08/2023 | ATTUALITÀ

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Il progetto di Rfi per la greenway

Per almeno altri dieci anni sarà ancora in funzione, ma è già tempo di decidere il suo destino. Parte alla Regione il confronto sul futuro utilizzo della linea ferroviaria storica a binario unico che attraversa i comuni del comprensorio jonico e che al termine dei lavori del raddoppio Giampilieri-Fiumefreddo non sarà più percorsa dai treni. Lunedì all’Assessorato delle Infrastrutture, della Mobilità e dei Trasporti si è tenuto un primo incontro propedeutico al tavolo tecnico, che verrà attivato nelle prossime settimane con la partecipazione di Rete Ferroviaria Italiana, per decidere il futuro utilizzo della linea storica. Rfi e Italferr, nell’ambito del progetto del doppio binario, hanno già previsto nel 2019 di realizzare una greenway ciclopedonale da Letojanni a Santa Teresa di Riva (10 km) e da Alì Terme a Scaletta Zanclea (6 km), in aree ritenute di pregio naturalistico con punti panoramici e promenade, mentre tra le stazioni di Santa Teresa di Riva e Alì Terme (8,5 km) e Scaletta Zanclea-Giampilieri (1,5 km) è stata prospettata la dimissione degli impianti ferroviari esistenti con puntuali demolizioni e opere di ricucitura urbana. Opere da concordare in ogni caso nell’ambito del tavolo tecnico con i Comuni direttamente interessati. Al confronto con il dirigente generale del Dipartimento Infrastrutture, Mobilità e Trasporti, Salvatore Lizzio, hanno partecipato sindaci e amministratori di Scaletta Zanclea, Itala, Alì Terme, Roccalumera, Furci Siculo, Sant’Alessio Siculo, Savoca, Letojanni e Castelmola, oltre al direttore generale del Comune di Messina. 

L’idea della greenway, estesa però su tutti i 25 km tra Letojanni e Scaletta Zanclea, piace ai sindaci dei comuni coinvolti, che hanno proposto di prevedere anche una linea di trasporto pubblico locale con mezzi elettrici e green, sia per mettere in collegamento tra loro i centri abitati ma anche per consentire agli utenti di raggiungere le due stazioni di Sant’Alessio Siculo e Nizza-Alì e ridurre così il traffico sulla strada statale e i lungomari. A disposizione vi sono 30,7 milioni di euro, anche se inizialmente erano stati annunciati 100 milioni, e le amministrazioni locali puntano a viaggiare compatte per raggiungere l’obiettivo, nonostante finora siano state prospettate ipotesi diverse come una terza strada o una sorta di tangenziale (impossibile però realizzarla a due corsie vista la larghezza del tracciato), e ottenere da Rfi ciò che auspicano, nell’ambito degli accordi sul riuso del tracciato e le opere compensative. Al tavolo si è discusso anche della ricostruzione della pista di atletica di Savoca e il sindaco Massimo Stracuzzi ha mostrato al dirigente Lizzio il progetto da 3,3 milioni di euro redatto dal Comune, che secondo la Regione ha buone possibilità di vedere la luce con i fondi di Rfi al di là delle opere compensative, visto che si tratta di un impianto sottratto al territorio dal raddoppio ferroviario. Il tavolo tecnico è stato aggiornato alle prossime settimane e la discussione verterà anche sulla viabilità di cantiere e il transito dei mezzi pesanti nei comuni jonici, la criticità più urgente da risolvere per gli amministratori locali, con l'auspicio che il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti autorizzi la realizzazione delle rampe di accesso all’autostrada in modo da far diminuire il carico dei camion sulle strade comunali e provinciali.


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