Una Pietra d'inciampo per la famiglia Kurschner: Taormina ricorda la tragedia del 1939
di Andrea rifatto | 30/01/2024 | ATTUALITÀ
di Andrea rifatto | 30/01/2024 | ATTUALITÀ
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La Pietra posata davanti Palazzo Duchi di Santo Stefano
Un inciampo emotivo e mentale, non fisico, per mantenere viva la memoria di coloro che compirono un gesto estremo per smettere di sfuggire alle leggi razziali. Taormina ricorda la famiglia Kurschner con una pietra d’inciampo, posata sul percorso di accesso del Palazzo Duchi di Santo Stefano in occasione della Giornata della Memoria, su iniziativa della sezione cittadina della Fidapa, presieduta da Lucia Lo Giudice, in collaborazione con Lions Club, Rotary Club e Unitre. Sul piccolo blocco quadrato di pietra delle dimensioni di 10x10 centimetri, ricoperto di ottone lucente, è stato riportato il nome della famiglia, formata dalla 73enne Eleonor Lindelfeld e dai tre figli Arthur, Eugene e Renèe (sepolti nel cimitero di Taormina), che l’11 marzo 1939 decisero di porre fine alle loro vite affittando una barca a remi a Mazzarò e gettandosi in acqua al largo, appesantendo i vestiti con delle pietre per assicurarsi di non tornare in superficie. Un gesto attuato dopo due fughe dalla Germania e dall’Austria, alla vigilia del termine ultimo concesso agli ebrei stranieri per abbandonare l’Italia, deciso sei mesi prima come scritto in una lettera inviata ad amici, letta da Anna Maria Raccuja suscitando profonda commozione. “Un incontro carico di emozioni, di riflessioni per non dimenticare ma anche per sperare in un futuro migliore - ha detto la presidente Fidapa ripercorrendo la storia della famiglia Kurschner - ricordare è un gesto di educazione civile, una sfida personale alle dittature del presente che ci fa tutti informati e non condannati ad un oblio repentino”. All’iniziativa hanno preso parte anche l’Amministrazione comunale con l’assessore Mario Quattrocchi, il vicecomandante della Stazione Carabinieri Giuseppe Lombardo, il comandante della Polizia locale Daniele Lo Presti e il parroco monsignor Carmelo Lupò.