Una pietra d'inciampo per le vittime della Shoah: a Savoca il ricordo di Anna Frank - FOTO
di Andrea Rifatto | 18/04/2024 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 18/04/2024 | ATTUALITÀ
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La cerimonia nell'aula consiliare di Savoca
La pioggia non ha permesso di posarla dove previsto, ma non ha fermato la cerimonia per ricordare e riflettere. Savoca è il primo comune che ospita la pietra d’inciampo, grazie al progetto “Una pietra per non dimenticare” di Fidapa Sicilia sposato dalla sezione Santa Teresa di Riva-Valle d’Agrò, che lo ha proposto a cinque municipalità joniche. Martedì mattina l’aula consiliare ha ospitato l’evento al quale hanno preso parte le autorità e gli studenti della scuola secondaria di primo grado, per il ricordo delle vittime della Shoah deportate e uccise nei campi di concentramento che rivivono in tutta Europa con le pietre d’inciampo, piccole lastre di ottone lucente installate a partire dal 1995 su iniziativa dell’artista tedesco Gunter Demnig. Quella di Savoca ricorda Anna Frank, l’ebrea tedesca simbolo della Shoah per il suo diario, scritto nel periodo in cui lei e la sua famiglia si nascondevano dai nazisti, e per la sua tragica morte avvenuta nel campo di concentramento di Bergen-Belsen, all’età di 15 anni. Una pietra che sarà posizionata nel centro storico davanti a quelli che si ritiene siano i resti della sinagoga. Presenti alla cerimonia il sindaco Massimo Stracuzzi, la vicesindaca Carmela Miuccio e l’assessora Simona Gentile, la presidente Fidapa Osanna Rifatto, la dirigente dell'Istituto comprensivo Enza Interdonato, i parroci di Savoca e frazioni Agostino Giacalone e Francesco Broccio, rappresentanti della Stazione Carabinieri di Sant’Alessio Siculo e della Polizia locale. "Queste tragedie ci devono lasciare il segno e non dobbiamo dimenticare - ha detto la presidente Fidapa - nessuno ha il diritto di giudicare l’altro, di privarlo della libertà e della vita. Nel circondario non ci sono vittime dei campi di concentramento e abbiamo deciso di dedicare la pietra ad un simbolo come Anna Frank, una ragazza alla quale è stata negata la vita, un inciampo non solo visivo ma per la mente”. Il sindaco Stracuzzi e la vicesindaca Miuccio hanno evidenziato come ricordare il passato sia fondamentale per migliorare il futuro e hanno esortato i giovani a fare tesoro della storia affinché non si ripetano certi errori, spiegando che la pietra d’inciampo sarà posizionata di fronte ai resti della sinagoga dove fino alla fine del 1400 si riunivano le comunità ebraiche della valle d’Agro. Per la dirigente scolastica Interdonato “un momento importante perchè ciò che è memoria va ricordato soprattutto a scuola, dove si formano gli adulti di domani insegnando anche gli errori del passato. La persecuzione degli ebrei e di coloro che la pensavano diversamente è stata una triste pagina di storia, ma l’errore più grande è stata l’indifferenza che ha consentito ad alcuni di avere la supremazia su molti altri. L’augurio è che al società del futuro sia costretta ad inciampare per riflettere sull’importanza della pace”. I parroci Giacalone e Broccio hanno sottolineato come sia fondamentale il rispetto della diversità in tutti gli ambiti della società e la difesa del pensiero di ciascuno. Intensi gli interventi degli studenti, che hanno prodotto riflessioni e poesie sulla pace e sulla Shoah.