Unione dei Comuni, conti in ordine e progetti comprensoriali: ora non si può più fallire
di Andrea Rifatto | 08/11/2020 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 08/11/2020 | ATTUALITÀ
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La Giunta dell'Unione con il presidente del Consiglio
I conti in ordine, un “tesoretto” da sfruttare per iniziative comprensoriali e progetti per favorire lo sviluppo locale. L’Unione dei Comuni delle Valli Joniche dei Peloritani riparte da questi punti fermi per cercare di voltare davvero pagina e nei prossimi mesi avrà l’opportunità di far sentire il proprio “peso” sul territorio degli undici comuni che la compongono, ossia Antillo, Casalvecchio, Forza d’Agrò, Furci, Limina, Mandanici, Pagliara, Roccafiorita, Roccalumera, Sant’Alessio e Savoca. Nel corso dell’ultimo Consiglio nel Centro sociale di Roccalumera, con la partecipazione di 12 consiglieri su 20 (i due da eleggere a Savoca non vengono ancora computati) compreso il presidente Carmelo Saglimbene, è stato approvato all’unanimità il Rendiconto di gestione 2019 ed è stata illustrata la situazione contabile dell’Ente sovracomunale: nell’occasione si sono insediati anche i nuovi consiglieri eletti nei rispettivi comuni, Agatino Pistone (Furci), Antonino Bartolotta e Stefania Saglimbeni (Limina). “In passato erano state impegnate somme in bilancio contando su contributi regionali che in realtà non erano in cassa - ha spiegato il sindaco di Sant’Alessio Giovanni Foti, assessore al Bilancio dell’Unione - adesso è stata fatta una verifica dei residui passivi e sono stati cancellati 60mila euro impegnati ma mai spesi e il bilancio è stato chiuso con un attivo di 1.000 euro, riportando la contabilità alla realtà”. Le casse dell’Unione Valli Joniche potranno adesso “respirare” grazie ai contributi di tre annualità precedenti assegnati dalla Regione, recuperati dopo lunghe interlocuzioni e missioni nel capoluogo siciliano: “Nel bilancio 2020 abbiamo a disposizione 220mila euro per poter programmare servizi in comune - ha fatto presente Foti - e dobbiamo dimostrare alla Regione che siamo in grado sin da subito di gestire attività in modo comprensoriale”. Resta da definire la questione del pagamento delle quote per il mantenimento del giudice di pace (chiuso nei mesi scorsi), che non tutti i Comuni hanno versato in questi anni. “I segnali sono positivi, sta a noi coglierli - ha aggiunto il vicepresidente Marco Saetti, sindaco di Casalvecchio - tutto sta nel massimizzare i servizi in comune e anche i consiglieri dell’Unione sono importanti per stimolare le amministrazioni comunali in tal senso. Dopo il medico del lavoro, stiamo lavorando per creare un sistema unico di emissione delle buste paga dei dipendenti, ma i Comuni devono essere più veloci a deliberare l’adesione a questa iniziativa, sennò perdiamo tempo”. Saetti sta curando diverse progettualità a livello comprensoriale e esorta puntualmente i sindaci ad aderire celermente alle iniziative di cui l’Unione si sta occupando, come il Contratto di Fiume: “Crediamo nel valore dell’Unione e non al singolo paese - ha sottolineato il primo cittadino casalvetino - serve un piano di sviluppo, bisogna crederci con impegno, ci sono le premesse ma serve uno sforzo maggiore perchè solo l’Unione può dare risposte al comprensorio e non i singoli comuni”. Il presidente Davide Paratore, sindaco di Antillo, ha ricordato come l’Unione dei Comuni delle Valli Joniche dei Peloritani non sia un bancomat che eroga somme ma serva esclusivamente per dare servizi e snellire le procedure: “Adesso mi aspetto che i consiglieri avanzino proposte - ha concluso - per ben utilizzare le risorse che abbiamo nel bilancio 2020”. Lo auspicano anche i cittadini.