Unioni dei Comuni Naxos-Taormina e Via Regia Alcantara, la Regione invia gli ispettori
di Andrea Rifatto | 31/10/2021 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 31/10/2021 | ATTUALITÀ
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Sindaci e amministratori dell'Unione Naxos-Taormina
Come sono stati spesi i soldi assegnati in questi anni alle Unioni dei Comuni? È ciò che vuole appurare la Regione, che ha disposto degli accertamenti ispettivi in sedici enti sovracomunali in tutta l’Isola. Due di questi ricadono nel territorio della zona jonica e della valle dell’Alcantara. Il dirigente del Servizio VI “Osservatorio sulla finanza locale e coordinamento fondi extraregionali in favore degli Enti locali” del Dipartimento delle Autonomie Locali, relazionando alla dirigente generale Margherita Rizza in merito alle mancate rendicontazioni sui contributi assegnati, ha proposto di effettuare delle verifiche e dunque si è deciso di dover dare corso all’attività ispettiva incaricando alcuni funzionari di effettuare le opportune verifiche. All’Unione dei Comuni del Comprensorio Naxos e Taormina, di cui fanno parte i centri di Taormina, Giardini, Gallodoro, Mongiuffi Melia, Castelmola e Letojanni, con sede a Giardini Naxos e presieduta dal sindaco di Castelmola Orlando Russo, arriva la funzionaria Filippa D’Amato; per l’Unione dei Comuni Via Regia dell’Alcantara con sede a Francavilla di Sicilia, alla quale aderiscono le municipalità di Francavilla, Gaggi, Graniti e Motta Camastra, presieduta dal sindaco francavillese Vincenzo Pulizzi, si insedierà invece come ispettore il funzionario Giovanni Cocco. Gli incarichi dovranno essere portati a compimento entro il termine di 60 giorni e ai dipendenti regionali competono indennità e rimborsi spese con oneri a carico del bilancio regionale. Entrambi gli enti sovracomunali sono stati esclusi dalle ultime ripartizioni dei contributi previsti per le Unioni in quanto in un caso non sono stati forniti gli atti deliberativi delle amministrazioni comunali aderenti riguardanti l’affidamento di servizi e/o funzioni in forma associata, mentre nell’altro i singoli Comuni aderenti non hanno trasferito all’Unione i servizi in forma esclusiva. Evidentemente, però, l’Assessorato regionale delle Autonomie locali nutre dubbi sull’utilizzo dei fondi relativi agli anni precedente e dunque saranno gli ispettori a fare chiarezza.