Unioni di Comuni, la Regione sblocca 1,5 milioni
di Andrea Rifatto | 13/06/2014 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 13/06/2014 | ATTUALITÀ
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Somme provenienti dal Fondo delle autonomie locali 2013
Un milione e mezzo di euro come sostegno e incentivo alle 49 Unioni di Comuni esistenti in Sicilia. È quanto previsto dalla Legge di Stabilità regionale 2013, che ha individuato le somme, da ripartire in quote uguali per gli anni 2011, 2012 e 2013, nel Fondo delle autonomie locali. La riserva regionale integra i contributi statali relativi al triennio, già nella disponibilità del Bilancio della Regione, ammontanti complessivamente a 4.862.792 euro. L’assessorato regionale delle Autonomie locali e della Funzione pubblica, con decreto dell’8 aprile scorso, ha fissato i criteri e le modalità operative per l’accesso ai fondi, stabilendo di assegnare 30mila euro come quota fissa per ciascuna Unione di Comuni, 25mila per ciascun servizio gestito, fino ad un massimo di quattro, effettivamente delegato da tutti i comuni dell’Unione; 5.000 euro per ciascun comune aderente; 5mila per la durata superiore a cinque anni e 2.500 euro per ciascun comune aderente con popolazione inferiore a 5mila abitanti. Le modalità per la presentazione delle istanze per la fruizione delle risorse finanziarie sono state disciplinate con la Circolare emanata il 9 giugno dal Dipartimento regionale delle Autonomie Locali – Servizio 4° Finanza Locale: le Unioni di Comuni in attività al 31 dicembre 2013 ed esistenti alla data di scadenza della circolare, dovranno trasmettere l’istanza entro 30 giorni dalla data di pubblicazione della Circolare n° 9 sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana. L’assessorato delle Autonomie locali e della Funzione pubblica, esaminata la documentazione, provvederà alla ripartizione delle quote regionali, che verranno ridotte proporzionalmente nel caso in cui le risorse dovessero risultare insufficienti. La Regione procederà a verificare l’effettivo funzionamento dell’Unione di Comuni beneficiaria del contributo, revocando le somme qualora dovessero venire meno i presupposti essenziali che hanno portato a concedere gli importi.
La Regione ha inoltre decretato che dalle risorse finanziarie disponibili al 31 dicembre 2013 per il sostegno alle Unioni di Comuni vengano accantonati 68mila euro sulla quota regionale e 125mila sulla quota statale: somme destinate alla definizione di procedimenti amministrativi pregressi a favore delle Unioni dei Comuni, che verranno decurtate dalle risorse statali e regionali per gli anni 2011, 2012 e 2013.
In attesa che vadano definitivamente in pensione le Province per lasciare spazio ai nuovi organi di gestione del territorio, in Sicilia gli enti sovracomunali, nati con il D. Lgs, 267/2000 e costituiti da due o più comuni di norma contermini, allo scopo di esercitare congiuntamente una pluralità di funzioni di loro competenza, sono attualmente 49: le province di Palermo e Messina contano da sole ben 34 unioni, mentre i comuni complessivamente coinvolti sono 177, per una popolazione che sfiora gli 800mila abitanti. Potranno chiedere un contributo, cumulativo per il triennio 2011, 2012 e 2013, che verrà concesso con un’unica assegnazione. L’importo concedibile ad ogni unione, comprensivo della quota statale, non potrà eccedere il 90% delle somme richieste in sede di istanza: le Unioni di Comuni dovranno infatti farsi carico del restante 10%, e in ogni caso il contributo concedibile non potrà eccedere la somma di 180.000 euro. Le richieste non dovranno comunque superare il limite massimo di 200mila euro.
Nelle richieste dovranno essere specificate le spese sostenute per l’esercizio finanziario 2011-2012-2013, con la dimostrazione che le somme non vadano e gravare sui bilanci dei Comuni ma siano direttamente riconducibili all’unione, ed eventuali impegni di spesa per iniziative ancora da realizzare.