Valle d'Agrò, le storie dei comuni raccontate da otto narratori
di Redazione | 30/03/2018 | ATTUALITÀ
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I relatori del convegno
Gli otto paesi posti a corona che compongono la Valle d’Agrò sono stati oggetto della prima iniziativa ufficiale di AgroNauti, l’associazione nata a Forza d’Agrò, per “mano” di Carmelo Nicita, ma decisa a promuovere l’intera Valle. È stato proprio questo lo spirito che ha animato i partecipanti alla conferenza "Storie comuni della Valle d’Agrò", moderata proprio da Nicita e aperta da un video sui tesori ed i paesaggi agrillini. Dopo i saluti del sindaco forzese, Fabio Di Cara, e l’intervento di Nino Di Guardo sui popoli in Sicilia nella preistoria, il dibattito ha preso il via dalla “Rocca Fiorita della Val d’Agrò, tra cielo e realtà”, presentata dal presidente di Archeoclub Area Ionica Messina, Filippo Brianni. Simona Lo Schiavo, dinamica consigliera comunale di Antillo, ha parlato di “Antillo, tradizioni e civiltà contadine”, mentre Claudio Restifo, dirigente della neonata Pro Loco liminese, è intervenuto proprio su Limina, illustrandone bellezze e… festa di San Filippo. “Società e aspetti urbanistici nel Medioevo” è stato il titolo dell’intervento di Franco Nicita su Casalvecchio Siculo, mentre Annamaria Brancato, dirigente di Archeoclub, si è occupata di Savoca “Tra storia e memorie”. La “marina” è stata trattata da Melina Patanè e Mimma Duro. La Patanè, presidente dell’associazione “Il paese di fronte al mare”, che gestisce il Caffè d’Arte al Palazzo della Cultura, ha ripercorso studi dell’architetto Salvatore Coglitore per parlare della storia di S. Teresa di Riva, mentre la Duro, oltre a ripercorrere i passaggi storici di S. Alessio Siculo attraverso le parole del padre Carmelo scritte nel 1987 sul libro “La valle d’Agrò”, ha anche stimolato il dibattito sulla necessità di trasformare le risorse culturali in risorse turistiche, attraverso un approccio nuovo e più coraggioso. “È stato un momento importante – ha commentato in chiusura Nicita – che spero sia il primo di un vero e proprio giro tra i centri della Valle per conoscerli e riscoprirli”.