"Valli Joniche per tutti", sei comuni insieme per un turismo accessibile e senza barriere
di Andrea Rifatto | 04/03/2022 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 04/03/2022 | ATTUALITÀ
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Mare ma anche borghi collinari
Sei comuni uniti per promuovere il turismo accessibile sui propri territori. È quanto prevede il progetto “Valle Joniche per tutti”, nato grazie ad un protocollo di intesa firmato dai sindaci di Santa Teresa di Riva, Alì Terme, Nizza di Sicilia, Roccalumera, Furci Siculo e Savoca, finalizzata a partecipare all’avviso dell’Assessorato regionale della Famiglia e delle Politiche sociali per il finanziamento di progetti per il turismo accessibile e inclusivo per le persone con disabilità. Gli obiettivi da raggiungere sono sviluppare il turismo accessibile e inclusivo volto a favorire la presenza di turisti con disabilità e dei loro familiari, realizzare infrastrutture e organizzare servizi accessibili, garantire un’offerta turistica accessibile ed inclusiva, anche attraverso tirocini lavorativi per persone con disabilità. Finalità che i sei Comuni hanno deciso di centrare agendo insieme, individuando Santa Teresa come ente capofila che invierà l’istanza all’Assessorato (entro il 20 marzo) e coordinerà il progetto in caso di finanziamento. I Comuni sottoscrittori hanno individuato quale partner da coinvolgere per l’attuazione del progetto la cooperativa sociale onlus “Bandiera Lilla”, che in questi anni ha assegnato loro il riconoscimento per il turismo accessibile. Cinque comuni costieri e uno collinare, dunque, per garantire un’offerta turistica non solo balneare ma anche culturale, considerato che Savoca è un borgo d’arte ricco di storia, con una opzione per chi voglia differenziare le proprie vacanze alternando balneazione e arricchimento culturale. “Oltre alla promozione dei territori, vogliamo facilitare ulteriormente la permanenza di turisti con disabilità o disagio - spiega il sindaco di Santa Teresa, Danilo Lo Giudice - implementando una serie di servizi a loro favore, che vanno dalla mobilità, alla facilità di reperimento delle informazioni, alla formazione del personale del settore turismo sull’accoglienza di persone con bisogni speciali, fino all’inclusione di soggetti deboli con l’attivazione di tirocini nelle attività oggetto di formazione. In questo modo ci si aspetta un aumento dell’indipendenza delle persone con diverse disabilità - aggiunge - che consentirà di avere vacanze più semplici e di maggiore qualità, favorendo la cultura dell’accessibilità presso gli operatori, l’accesso a servizi sanitari e l’ingresso di persone con disabilità o disagio nel mondo del lavoro. Il tutto realizzato con una serie di interventi che vanno a vantaggio della disabilità: cognitiva, visiva, additiva e motoria”. Il protocollo firmato dai sei sindaci ha la durata di diciotto mesi e prevede la possibilità di coinvolgere anche associazioni del territorio che si occupano di disabilità e inclusione.