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Vera Rigano arriva a Messina, finisce un’odissea ma la montagna è tutta da scalare
di Andrea Rifatto | 12/01/2020 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 12/01/2020 | ATTUALITÀ
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Vera Rigano con papà Pippo e mamma Maria Nunziata
Finisce un’odissea, ma la montagna è ancora tutta da scalare. Vera Rigano, la 41enne di Santa Teresa di Riva in coma dallo scorso luglio dopo un malore accusato in Inghilterra, arriverà mercoledì prossimo a Messina dall'istituto ospedaliero Fondazione Poliambulanza di Brescia, dove si trova ricoverata dal 27 agosto. A darne conferma ieri mattina è stato il papà Pippo, che insieme alla moglie Maria Nunziata da mesi assiste da vicino Vera in questo calvario in cui è finita una domenica di fine luglio, mentre si trovava sul posto di lavoro in una casa di cura a Birmingham, città dove vive da tempo. La 41enne sarà trasferita all’Irccs-Centro Neurolesi Bonino Pulejo di Messina, che già nei mesi scorsi ha dato disponibilità a ricevere in cura la donna, giunta a Brescia grazie a una gara di solidarietà dopo che l’ospedale britannico non si è detto più disposto ad assisterla in lungodegenza. L’istituto Fondazione Poliambulanza si è fatto carico del trasferimento speciale in aereo verso la Sicilia e mercoledì atterreremo all’aeroporto di Catania – ci spiega Pippo Rigano – e da lì in ambulanza raggiungeremo il Centro Neurolesi. Vera ha subìto danni cerebrali, da quanto è arrivata a Brescia c’è stato un lieve miglioramento e confidiamo che a Messina i medici possano fare qualcosa in più per aiutarci e riescano a darci maggiori soddisfazioni”. Il Poliambulanza e l’Irccs, entrambe strutture d’eccellenza, sono già in contatto da mesi e il centro messinese, che segue l’evolversi della situazione con il direttore scientifico Dino Bramanti, conosce il quadro clinico di Vera Rigano, originaria della frazione Scifì di Forza d’Agrò, che così il 30 gennaio potrà compiere il 42esimo compleanno nella sua terra. “Ringrazio la Fondazione Poliambulanza e il suo presidente per la professionalità e la sensibilità dimostrata – aggiunge papà Pippo – così come il Centro Neurolesi per la disponibilità nei nostri confronti”. Nei giorni scorsi erano emerse difficoltà per organizzare il trasferimento aereo, che richiede un velivolo idoneo e personale specializzato, e la famiglia aveva espresso il proprio disappunto per i problemi burocratici emersi. Ma tutto è stato superato e Vera arriverà finalmente in Sicilia.