Viabilità in tilt, il Pd di Nizza: "Serve subito un coordinamento per gestire l'emergenza"
di Redazione | 27/10/2021 | ATTUALITÀ
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Code sul lungomare di Nizza
Si susseguono le proteste del mondo politico per la chiusura dell’A18 e il caos alla viabilità sulla Strada statale 114. Sulla questione è intervenuto anche il Circolo del Partito Democratico di Nizza di Sicilia, che esprime la propria protesta per la sofferenza a cui è sottoposto il comprensorio jonico ogni qual volta le avverse condizioni meteorologiche determinano situazioni di criticità, in particolare a carico delle infrastrutture. “Il blocco della circolazione autostradale nel tratto Roccalumera-Tremestieri, con lo spostamento del traffico veicolare sulla Statale 114, ha messo ancora una volta in evidenza la fragilità del territorio e con esso delle infrastrutture - scrive il Circolo coordinato da Gaetano Scarcella - il comunicato del Cas, che annunciava che i lavori per il ripristino della circolazione autostradale avrebbero avuto bisogno di almeno 10 giorni lavorativi, sono l’ennesimo esempio di assenza di prevenzione e di programmazione ed evidenziano scarsa attitudine alla gestione della cosa pubblica con effetti concreti che si ripercuotono nella vita dei cittadini che vivono e lavorano in quest’area. Tutto questo accade all’interno di un quadrante della città metropolitana di Messina che, nonostante le difficoltà al contorno, vive una stagione di rilancio grazie all’impegno di una nuova generazione di amministratori locali, di giovani imprenditori e dell’associazionismo. È da troppo tempo che l’A18 subisce frane che la bloccano ripetutamente, valga per tutti il caso di Letojanni, per non parlare delle condizioni pessime di ampi tratti del manto stradale che è stato e continua ad essere causa di molteplici incidenti” “Sul fronte della viabilità minore la situazione non è migliore - prosegue il Pd - la Statale 114 in prossimità dei capi Scaletta, Alì e Sant’Alessio attende ormai da decenni interventi strutturali che la rendano più sicura e da anni si attende l’inizio dei lavori per la sistemazione dei ponti sui torrenti Fiumedinisi e Agrò. Certamente vedere che ad altre latitudini, come nel caso ormai celebre del viadotto Morandi a Genova, opere complesse vengono realizzate ed inaugurate in poco più di un anno fa piacere, in quanto dimostrano che si può fare bene e in fretta se si vuole ma, proprio per questo, assistere alla lentezza esasperante con cui Anas progetta e appalta le opere - certamente meno eclatanti sul piano nazionale ma ugualmente urgenti per le popolazioni insediate - determina un maggiore senso di frustrazione”. Il Pd evidenzia che le comunità locali hanno bisogno di risposte, di vedere che le istituzioni riescono a fornire soluzioni ai problemi reali, dimostrando che anche al Sud le cose si possono fare presto e bene. Per la gestione dell’emergenza generata dalla interruzione del traffico autostradale, il Circolo nizzardo lancia la proposta di un coordinamento costituito dai sindaci, dalla Città metropolitana, dalle istituzioni regionali, dalla protezione civile e dalle forze dell’ordine, al fine di redigere in tempi rapidissimi un piano straordinario di gestione della viabilità e dei parcheggi che possa affrontare in ambito locale questa contingenza ed altre che potrebbero ripresentarsi in situazioni analoghe: “Chiediamo di convocare un nuovo tavolo di confronto con il Cas per definire il cronoprogramma degli interventi e, successivamente, un monitoraggio continuo dei lavori affinché il ripristino della circolazione autostradale sulle due corsie avvenga nei tempi più rapidi possibili, senza proroghe nè deroghe sul piano della sicurezza e durabilità dei lavori. Allo stesso tempo occorre sollecitare l’Anas al fine di fornire ai cittadini risposte e tempi certi per l’avvio dei lavori per la ricostruzione dei ponti sull’Agrò e sul Nisi - conclude il Pd - chiedere al Cas di investire di più sulla sicurezza dell’A18 e avviare, soprattutto, un grande piano di interventi, finalmente coordinato, per la messa in sicurezza e il rilancio del territorio, utilizzando a tal scopo le risorse già a disposizione e i fondi del Pnrr”.