Videosorveglianza, dal Governo 715mila euro per cinque comuni. Altri 12 restano in attesa
di Andrea Rifatto | 08/07/2023 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 08/07/2023 | ATTUALITÀ
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Potenziamento e installazione di nuove telecamere
Garantire la sicurezza del territorio tenendolo sotto stretta osservazione e avere a disposizione un ottimo deterrente per scoraggiare le azioni malavitose, oltre ad una tecnologia che offre un prezioso supporto nella gestione delle situazioni di rischio e nelle attività di indagine. Sono gli obiettivi che presto raggiungeranno alcuni comuni jonici, che gioiscono dopo l’approvazione della graduatoria 2022 del Ministero dell’Interno che finanzia i progetti per la realizzazione di sistemi di videosorveglianza. Il ministro Matteo Piantedosi ha firmato il decreto che approva l’elenco dei progetti ammessi e sulla base dei fondi stanziati i Comuni italiani che li riceveranno sono 478, per un ammontare di 36 milioni di euro, rispetto alle 1.903 richieste di accesso ai fondi. Dal comprensorio jonico erano partite alla volta del Viminale 17 richieste di finanziamento per un totale di quasi 1,9 milioni di euro, ma soltanto cinque si sono piazzate in posizione utile e sono state ammesse nella graduatoria definitiva, per complessivi 715mila 156 euro. Tra i primi comuni ammessi Sant’Alessio Siculo (37esimo posto), che ottiene un contributo di 208mila 500 euro per un progetto da 300mila euro, con un cofinanziamento con fondi municipali per 91mila 500 euro; tre posizioni più in basso Furci Siculo, che riceve 208mila 500 euro per un intervento dal costo di 300mila euro, coperto con 91mila 500 euro di fondi propri; al 227esimo posto Fiumedinisi, che potrà installare le telecamere grazie ad un finanziamento da 86mila 100 euro al quale il Comune aggiungerà 36mila 900 euro per un progetto da 123mila euro; in 241esima posizione si piazza Giardini Naxos, che ottiene dal Governo un contributo di 151mila 869 euro per un impianto di videosorveglianza dal costo previsto di 201mila 869 euro, coperto con un cofinanziamento comunale da 50mila euro; chiude la graduatoria dei “fortunati” Roccalumera, al 249esimo posto, ente che ha chiesto e ottenuto un finanziamento da 60mila 187 euro per un progetto da 97mila 187 euro, che coprirà con altri 37mila euro del proprio bilancio. Rimangono in attesa altri 12 Comuni, con progetti ancora non finanziati che potrebbero ottenere i fondi con lo scorrimento della graduatoria: Mongiuffi Melia (68mila 964 euro), Limina (99mila 663), Gaggi (74mila 298), Taormina (102mila), Alì (88mila 200), Motta Camastra (67mila 500), Itala (160mila 800), Nizza di Sicilia (89mila 126), Savoca (118mila 961), Casalvecchio Siculo (171mila 744), Malvagna (52mila) e Graniti (71mila 179 euro). La graduatoria, redatta dalla Commissione di valutazione presieduta dal prefetto Annunziato Vardè, ha tenuto conto di specifici criteri come l’indice di delittuosità comunale e il numero di abitanti: prima della presentazione dei progetti i Comuni hanno sottoscritto il Patto per sicurezza con la prefettura di Messina e gli elaborati sono stati approvati dal Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, che ha svolto l’attività di prevalutazione dei progetti e ne ha valutato la capacità di soddisfare la domanda di sicurezza dei cittadini. Le amministrazioni avevano inoltre l’obbligo di iscrivere in bilancio le somme necessarie per la manutenzione dei futuri impianti di videosorveglianza e non dovevano aver beneficiato di finanziamento nelle tre procedure precedenti. “La videosorveglianza rappresenta un prezioso supporto per prevenire e contrastare, sia nelle aree urbane sia nelle realtà di più piccole dimensioni, fenomeni di criminalità diffusa e predatoria - ha dichiarato la prefetta di Messina, Cosima Di Stani - attraverso queste ulteriori risorse messe a disposizione dei Comuni dal Ministero dell’Interno si va a potenziare la capacità di sorveglianza e controllo del territorio, contribuendo in modo significativo a elevare la qualità della vita delle aree interessate e la sicurezza dei cittadini”.