Videosorveglianza, il Governo finanzia Alì Terme. Niente fondi per 23 comuni jonici
di Andrea Rifatto | 17/11/2018 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 17/11/2018 | ATTUALITÀ
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Piazza Prestia, dove è prevista una telecamera
Sono solo otto i comuni siciliani sui 428 in tutta la Penisola beneficiari dei fondi per la realizzazione di impianti di videosorveglianza stanziati dal Ministero dell’Interno E tra questi c’è Alì Terme, primo comune nell’Isola per importo ottenuto. Il decreto firmato dal ministro Matteo Salvini stanzia 37 milioni di euro per il triennio 2017-2019 per realizzare 428 sistemi di videosorveglianza, a fronte di 2.426 richieste complessive presentate per accedere ai benefici del decreto legge 14/2017 Disposizioni urgenti in materia di sicurezza delle città". Avvantaggiati nell’inserimento in graduatoria i comuni più piccoli, quelli a maggiore rischio sociale e quelli che hanno dimostrato di possedere risorse sufficienti per assicurare corretta manutenzione degli impianti a 5 anni dalla data di ultimazione dei lavori. A parità di punteggio hanno avuto titolo di preferenza gli enti locali in dissesto e quelli che negli ultimi 10 anni sono stati destinatari di provvedimenti di scioglimento dei consigli comunali per infiltrazioni mafiose. In base alle risorse disponibili sono stati ammessi al finanziamento i primi 428 progetti presentati, salvo scorrimento della graduatoria nei casi di revoca del finanziamento concesso, o di economie di gara che determineranno riassegnazioni successive. Il Comune di Alì Terme si è piazzato al 187esimo posto con un progetto di fattibilità tecnica da 235mila euro, di cui 181mila 783 per lavori (forniture e installazioni) e 53mila 261 per somme a disposizione: dal Viminale arriveranno 164mila 500 euro mentre altri 70mila 500 grazie al confinanziamento comunale. L’iter che ha portato all’ottenimento del finanziamento è stato avviato nel novembre 2017 dalla precedente amministrazione, che su proposta dell’allora vicesindaco Pietro Caminiti ha approvato un atto di indirizzo dando mandato all’Ufficio tecnico di occuparsi della redazione di un elaborato per l’installazione di telecamere, formalizzato poi dalla Giunta con una delibera esitata il 9 maggio, a cui ha fatto seguito il 29 dello stesso mese la firma del patto per l'attuazione della sicurezza urbana tra il prefetto ed il sindaco. Il 30 luglio la nuova amministrazione, guidata dal primo cittadino Carlo Giaquinta, ha approvato il progetto di fattibilità tecnica ed economica, che prevede l’installazione di 15 telecamere, per garantire maggiore sicurezza al paese, nelle vie Crispi (entrata paese lato Catania), Santa Lucia pressi scuola media, Lungomare altezza via Santa Lucia, Lungomare altezza piazza Nino Prestia, Mastroguglielmo, Saitta incrocio via Talamo, Lungomare piazza Torrente Alì, San Giuseppe incrocio via Monforte, Delle Terme pressi via Roma, Crispi (entrata paese lato Messina), nelle piazze quartiere San Giuseppe e Morano, area artigianale/campo sportivo contrada Satano e nell’area del cimitero comunale. Dalla provincia di Messina sono giunte al Ministero 75 istanze di finanziamento da altrettanti Comuni ma al momento rimangono tutte non finanziate per carenza di fondi: nella zona jonica e nella valle dell’Alcantara avevano presentato progetti le amministrazioni di Forza d’Agrò (521° posto), S. Teresa (535), Pagliara (633), Mandanici (641), Scaletta (667), Fiumedinisi (698), Taormina (704), Nizza (713), Savoca (771), S. Alessio (781), Mongiuffi Melia (816), Motta Camastra (819), Itala (845), Limina (1.051), Roccalumera (1064), Gaggi (1.106), Furci (1.137), Mojo Alcantara (1.140), Gallodoro (1.240), Graniti (1.478), Casalvecchio (1.956), Roccafiorita (2.300), Antillo (2.337).