Violenza sulle donne, "Per fermarla bisogna educare i giovani"
di Redazione | 30/11/2016 | ATTUALITÀ
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Una fase della dimostrazione
Organizzato dall'associazione “Tarc”, si è svolto in una palestra roccalumerese un incontro contro la violenza sulle donne. La professoressa Caterina Cannavò, docente in discipline giuridico-economiche, con la professionalità che la contraddistingue, ha relazionato in modo chiaro su norme e statistiche che riguardano questo angosciante argomento. A seguire, la professoressa Melina Scarcella, presidente dell'associazione “Tarc”, è intervenuta sul tema “La violenza non è uno sport”, parlando dei vari modi di combattere la violenza. “Oltre che denunciare subito l’aggressore e ribellarsi con ogni mezzo – ha spiegato Scarcella – in qualità di educatori bisogna impegnarsi con forza, iniziando dalle scuole ad educare i giovani per sradicare ogni forma di sopraffazione e di soprusi”. È poi intervenuto Giacomo Zizzo, cintura nera e 7° Dan di Jiu-jitsu e difesa reale da strada, che, coadiuvato dai suoi allievi, Araujo Iraci, Eleonora Spadaro e Lillo Abriano, ha dato prova pratica di come acquisire, attraverso un corso di autodifesa, varie tecniche della disciplina, e di quanto queste siano un valido ausilio per far sentire la donna più sicura, sia dal lato fisico che da quello psicologico. “La difesa personale – ha dichiarato il maestro Zizzo – aiuterà ancora di più le donne affinché si ribellino senza indugi a qualsiasi violenza di genere”.