Zip line a Taormina, il Comune deve difendersi su più fronti: incarichi per 32mila euro
di Andrea Rifatto | 11/10/2024 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 11/10/2024 | ATTUALITÀ
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L'attrazione è stata proposta da un privato
Deve difendersi su più fronti il Comune di Taormina dopo la decisione di bloccare la costruzione dell’impianto zip line, l’attrazione turistica di ultima generazione per sorvolare il territorio appesi ad un cavo d’acciaio. Oltre al ricorso amministrativo presentato al Tar di Catania dalla società “Adrenaline Flying Taormina Srl”, l’ente deve districarci in altri due giudici civili sugli espropri instaurati dai proprietari dei terreni sui quali è prevista l’infrastruttura e ha affidato due incarichi legali allo stesso professionista per un totale di 32mila 820 euro. Nel primo caso la società proponente si è rivolta ai giudici per ottenere la condanna del Comune, previa idonea misura cautelare, alla conclusione del procedimento per il rilascio del permesso di costruire, avviato con l’istanza presentata il 2 novembre 2023, e all’annullamento della delibera di giunta comunale del 14 agosto con la quale è stato dato mandato all’Area Urbanistica e Lavori pubblici-Suap di sospendere ogni ulteriore attività connessa al procedimento, avviare l’iter di annullamento e revoca in autotutela degli atti adottati, mentre al segretario comunale di trasmettere la delibera all’autorità giudiziaria per le valutazioni di competenza. La giunta comunale, su proposta del vicesindaco Antonio Lo Monaco, ha deliberato di resistere al ricorso costituendosi davanti al Tar di Catania e ha affidato l’incarico all’avvocato Gaetano Callipo di Gioia Tauro, stanziando l’importo di 16mila 186 euro, lo stesso professionista che nei mesi scorsi ha redatto il parere che ha poi portato l’Amministrazione comunale a bloccare la procedura in corso, che nel 2022 ha incassato il via libera dal Consiglio comunale con l’approvazione del progetto definitivo, l’apposizione del vincolo preordinato all'esproprio e della variante urbanistica. L’udienza in camera di consiglio per il giudizio cautelare è stata fissata per il 23 ottobre davanti alla Terza Sezione e in questo primo passaggio si potranno ottenere già risposte sulla prosecuzione o meno dell’iter per la costruzione della zip line a Taormina. Altri due ricorsi sono stati presentati alla Corte d’appello di Messina dalla società “La Collina Azienda Agricola” e da Giovanni Battista Messeri, in opposizione alla stima dell’indennità di esproprio per pubblica utilità dei loro terreni. La società ha chiesto di accertare la diminuzione di valore del compendio immobiliare per la ridotta possibilità di esercizio del diritto di proprietà sul fondo, quantificato in 712mila 660 euro o diversa somma, e ordinare all’espropriante (Comune di Taormina) e al beneficiario (“Adrenaline Flying Taormina Srl”) in solido di depositare la maggiore domma dovuta alla Cassa depositi e Prestiti. Messeri chiede invece di riconoscere e dichiarare la sussistenza di danni all’intera tenuta di sua proprietà in conseguenza dell’imposizione del sorvolo e dei passaggi in favore della “Adrenaline Flying Taormina Srl” e di determinare gli importi da corrispondere in conseguenza della diminuzione di valore dell’intera tenuta, per un importo di 350mila euro o diverso che dovesse risultare in esito alla consulenza tecnica d’ufficio, condannando la società al pagamento di 382mila 767 euro di cui 32mila 767 euro come giusta indennità per le servitù imposte e 350mila euro per la perdita di valore. Anche in questo caso la giunta ha affidato l’incarico legale all’avvocato Callipo, stanziando 16mila 634 euro.