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Zona rossa Santa Teresa: "Attendismo scellerato del sindaco, doveva intervenire prima"
di Redazione | 15/05/2021 | ATTUALITÀ
di Redazione | 15/05/2021 | ATTUALITÀ
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Piazze chiuse sul lungomare
“Signor sindaco, ma non era tutto sotto controllo?”. Esordiscono così due consiglieri di minoranza del comune di Santa Teresa di Riva, Giuseppe Migliastro e Antonio Scarcella, che in una nota manifestano il loro disappunto in merito alla gestione della situazione epidemiologica in paese, sfociata nella richiesta di zona rossa da parte del sindaco con conseguente provvedimento di applicazione delle restrizioni da parte del presidente della Regione dal 16 al 26 maggio. “È ovvio che, ora, con l’evolversi dei contagi si tratta di un atto dovuto, conseguenza, tuttavia di scellerato attendismo e pressappochismo generale - scrivono rivolgendosi al primo cittadino - lei aveva sempre rassicurato i cittadini che la situazione pandemica fosse monitorata a dovere. Cosa l’ha spinta, nell’arco di qualche ora dal provvedimento di chiusura delle piazze e dei luoghi aperti al pubblico, a richiedere la zona rossa? Forse cercare, seppur con ritardo, di correre ai ripari per non aver preso, in precedenza, i dovuti e necessari provvedimenti? Perché non si è sospeso il mercato quindicinale che si è tenuto regolarmente anche lo scorso mercoledì? - si chiedono Migliastro e Scarcella - non si sapeva che c’erano già numerosi casi di contagio? Questi provvedimenti di chiusura andavano adottati molto tempo prima, ma il sindaco è Lei! Solo Lei e la Sua Amministrazione potevate correre ai ripari per tempo, cosa che invece non avete fatto! Scuole, piazze, luoghi pubblici o aperti al pubblico andavano tenuti sotto controllo ed invece si sono trasformati, inevitabilmente, in luoghi di espansione del contagio. La situazione, signor sindaco, Le è sfuggita di mano! La verità è che non è precipitato tutto da un momento all’altro il ‘venerdì nero’, come Lei vuole farci credere. Tale problematica già esisteva da tempo e un sindaco attento avrebbe certamente monitorato la situazione pandemica, intervenendo con tempestività e non ‘in netto ritardo’ con un’ordinanza sindacale di facciata, immediatamente seguita da quella emanata dal presidente della Regione”. Secondo i due consiglieri “un sindaco attento e responsabile, piuttosto che stare e postare costantemente sui social, sarebbe corso ai ripari per tempo, anche con provvedimenti drastici, se ritenuti opportuni, a tutela della salute pubblica. Ma Lei, invece - proseguono rivolgendosi a Lo Giudice - ha fatto la scelta più comoda per non risultare impopolare, lasciando che tutto scorresse inesorabilmente. Qual è stato il risultato per i cittadini? Zona rossa! Questa poca attenzione ha comportato soltanto amare conseguenze per coloro che si trovano già a vivere un periodo difficile. Era il momento di riaprire in sicurezza, come sta avvenendo nel resto del Paese, e dare una boccata di ossigeno ai tanti commercianti e ristoratori stremati. Un tempestivo intervento, quando i contagi si allargavano a macchia d’olio, avrebbe evitato tutto ciò. Al danno la beffa! È sotto gli occhi di tutti il lassismo della Sua Amministrazione comunale, attenta solo ad apparire e non ad operare nell’interesse della collettività: lampante sintomo di irresponsabilità politico-amministrativa. La si smetta di lodarsi, ancorché per futili iniziative, e di ‘selfeggiarsi’ ogni momento, quando i veri problemi di Santa Teresa di Riva non vengono seriamente affrontati. E poi, sig. Sindaco, non si può amministrare a distanza - concludono Giuseppe Migliastro e Antonio Scarcella - Santa Teresa ed i santateresini meritano un sindaco presente sul territorio tutti i giorni della settimana e non ‘un sindaco del lunedì’. Sindaco, è arrivato il momento di scegliere: o Palermo o Santa Teresa di Riva”.