Zone rosse, dalla Regione appena 108mila euro di ristori per quindici comuni messinesi
di Andrea Rifatto | 31/12/2021 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 31/12/2021 | ATTUALITÀ
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L’intenzione dei legislatori regionali è quella di “fronteggiare i danni economici causati alle economie dalla pandemia dovuta al Covid-19”, ma visti gli importi assegnati gli aiuti potrebbero servire a ben poco. Sono quindici i centri messinesi che riceveranno dalla Regione siciliana i contributi destinati ai comuni nei quali è stata istituita la zona rossa per l’alto numero di contagi, un totale di 107mila 701 euro attribuito dall’Assessorato delle Autonomie Locali e della Funzione Pubblica in base alla popolazione residente (30%), al periodo di chiusura (20%) e al numero di operatori economici (50%). I fondi regionali, pari complessivamente ad un milione di euro, sono stati stanziati con la Legge di stabilità approvata il 15 aprile scorso e successivamente il Dipartimento regionale di Protezione civile ha fornito l’elenco dei comuni che alla data dell’entrata in vigore della norma, ossia il 21 aprile 2021, erano stati dichiarati zona rossa in virtù di specifiche ordinanze del presidente della Regione, precisando anche i relativi periodi di efficacia. Il contributo più alto spetta a Messina (21 giorni in zona rossa), che riceve 64mila 709 euro; poi Barcellona Pozzo di Gotto (8 giorni) 14mila 242 euro; Capizzi (28) 2mila 997 euro; Cesarò (30) 2mila 172 euro; Francavilla di Sicilia (23) 2mila 635 euro; Gaggi (15) 1.698 euro; Galati Mamertino (13) 1.401 euro; Giardini Naxos (11) 3mila 902 euro; Longi (17) 1.373 euro; Mistretta (11) 2mila 234 euro; Mojo Alcantara (11) 875 euro; San Fratello (15) 2mila 269 euro; San Teodoro (26) 1.979 euro; Tortorici (31) 4mila 136 euro e Tusa (13 giorni) 1.709 euro. Le somme assegnate saranno liquidate a seguito della presentazione, da parte dei Comuni interessati, del relativo piano di utilizzo conforme alle finalità previste dalla Legge di stabilità e in relazione alle somme che saranno trasferite i beneficiari sono tenuti a presentare il rendiconto entro i termini di legge. Fuori dalla ripartizione, dunque, i comuni messinesi divenuti zona rossa successivamente al 21 aprile, ossia Fiumedinisi (24 aprile-12 maggio), Nizza di Sicilia (2-19 maggio) e Santa Teresa di Riva (16-25 maggio).