Aggredì 118 e Carabinieri a Furci, revocati i domiciliari a 55enne di S. Teresa
di Andrea Rifatto | 04/11/2019 | CRONACA
di Andrea Rifatto | 04/11/2019 | CRONACA
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Il luogo dell'incidente e dell'aggressione
Ha lasciato gli arresti domiciliari Fabio Di Bella, il 55enne di S. Teresa di Riva arrestato il 13 maggio scorso a Furci Siculo con le accuse di minaccia, resistenza a pubblico ufficiale, lesioni e ubriachezza a seguito di un’aggressione ai danni dei carabinieri e dei sanitari del 118. La Corte d'appello di Messina ha disposto nei giorni scorsi la sostituzione dei domiciliari con la misura dell'obbligo di dimora nei comuni di Pagliara (dove è domiciliato) e Roccalumera, da dove non potrà allontanarsi. Di Bella, residente a S. Teresa, si trovava ai domiciliari da quel giorno perché a seguito di un incidente stradale autonomo in cui rimase coinvolto con il suo scooter Hexagon sulla Statale 114 all’imbocco del ponte Savoca, davanti la statua della Madonnina, aggredì i militari dell’Arma della Stazione di S. Teresa e il personale medico intervenuti per aiutarlo, in quanto si trovava in condizioni psicofisiche alterate e privo di lucidità a causa dell'assunzione di sostanze alcoliche. Il giudice durante la direttissima aveva disposto gli arresti domiciliari concedendo i termini a difesa. Il suo legale, l’avvocato Elio Savoca, pur non contestando sin dal primo momento i fatti nel loro materiale accadimento, aveva invocato il riconoscimento della totale/parziale incapacità di intendere e di volere al momento della commissione dei reati e ha ottenuto adesso la sostituzione della misura, che consente a Di Bella di poter svolgere attività lavorativa: “Oltre all'aspetto dell'attenuazione delle esigenze cautelari, il provvedimento è stato emesso anche per fare fronte alle necessità economiche dell'imputato – spiega il legale - che, proprio per la particolare posizione personale, apparivano ormai precarie e approssimative”.