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Bloccati dai carabinieri fuori paese, hanno patteggiato con pena sospesa


Aggressione notturna a Limina, arrestati e condannati due conviventi

di Redazione | 18/07/2017 | CRONACA

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L'abitato di Limina

Un uomo e una donna conviventi a Limina sono stati condannati questa mattina dal Tribunale di Messina in seguito ad un’aggressione avvenuta nel comune della Valle d’Agrò nella notte tra venerdì e sabato scorsi e che è costata loro l’arresto. I fatti si sono verificati nelle campagne liminesi intorno all’una, quando Giuseppe Galati Massaro, pastore 37enne nato a Bronte ma domiciliato a Cesarò, già noto alle forze dell’ordine, e Giuseppina Saglimbeni, 31 anni di Limina, hanno aggredito A.R., 35enne di Fiumedinisi, comune dove è di fatto domiciliato anche se residente da qualche tempo a Limina e ultimamente dimora a Roccafiorita, ed ex convivente della Saglimbeni. Secondo quanto accertato dai carabinieri della Compagnia di Taormina i due hanno aggredito il 35enne, che si trovava in auto con un amico di Limina lungo un sentiero di campagna, colpendo ripetutamente la sua vettura, mandando in frantumi i vetri e danneggiando la carrozzeria, causando inoltre ad A.R. la frattura del polso. Il ferito, dopo l’aggressione, si è dato alla fuga a piedi insieme all'amico ma tutti e due sono stati intercettati da una pattuglia dell’Arma della Stazione di Antillo, in servizio di perlustrazione del territorio. A quel punto hanno raccontato i fatti ai militari in servizio, che hanno subito trovato Galati Massaro e Saglimbeni a bordo del loro fuoristrada, su cui sono stati rinvenuti due bastoni di legno. I due sono stati quindi condotti dapprima nella caserma di Antillo e dopo in quella di Limina, dove al termine della movimentata nottata è scattato l’arresto con l’accusa di lesioni e danneggiamento e il sequestro del fuoristrada. Il ferito è stato invece medicato durante la notte nella Stazione Cc di Limina e poi trasportato dall’ambulanza del 118 al Policlinico di Messina, dove gli sono stati dati 30 giorni di prognosi.

Nel corso dell’udienza di direttissima svoltasi sabato pomeriggio al Tribunale peloritano il giudice ha convalidato gli arresti e ha accolto la richiesta dei termini a difesa disponendo per entrambi l’obbligo di firma, mentre il pm aveva chiesto gli arresti domiciliari con l’apposizione del braccialetto elettronico per Galati Massaro, rinviando la prosecuzione del processo ad oggi. All'udienza di questa mattina Giuseppe Galati Massaro e Giuseppina Saglimbeni hanno chiesto il patteggiamento, accordato dal pm, e il giudice li ha condannati a sei mesi di reclusione per lesioni e danneggiamento con pena sospesa, disponendo il dissequestro del fuoristrada di Galati Massaro. 


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