Alì. Distrutto l'albero di Natale in piazza Duomo
di Redazione | 27/12/2014 | CRONACA
di Redazione | 27/12/2014 | CRONACA
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L'albero realizzato in piazza Duomo
“Non possiamo essere vittime e allo stesso ostaggio di questa feccia umana, che tenta di seminare paura, con atteggiamenti di questo tipo, o probabilmente con queste azioni di natura mafiosa e criminale”. A parlare è il sindaco di Alì, Pietro Fiumara, dopo l’amara scoperta fatta stamane nella sua cittadina. La notte scorsa, infatti, è stato distrutto l’albero di Natale che l’Amministrazione comunale aveva realizzato al centro di piazza Duomo. A comunicarlo è lo stesso primo cittadino tramite il profilo facebook del Comune. “Un fatto gravissimo – lo definisce Fiumara – ignoti (forse), ma sicuramente incivili e ignoranti - la stupidità umana non ha limiti - hanno distrutto quell'Albero che ha rappresentato quest'anno una novità in assoluto, almeno per Alì: infatti è stato apprezzato da moltissimi ma anche criticato da altri (pochi), e voleva essere, e lo è stato, anche un simbolo di pace, serenità, fratellanza e gioiosa partecipazione, e lo era per parecchi concittadini”. Il sindaco si dice rammaricato per il gesto, che ha fatto perdere improvvisamente quell'atmosfera natalizia che si era creata in paese: un simbolo che voleva aiutare in particolare i bambini, che semplicemente lo guardavano e lo ammiravano, a sognare la magia del Natale. “Come per esempio lo è stato nella notte del Natale, aspettando Babbo Natale con i tanti regali e con tantissimi doni – prosegue Fiumara –: purtroppo l'inciviltà di qualcuno e quest'atto gratuito di vandalismo, tipico dell'ignoranza, ha tentato di distruggere anche i sogni dei bambini.” Il sindaco di Alì ha condannato con fermezza e dura determinazione l’atto vandalico, “riconducibile alla pura ignoranza che tenta di contaminare la civile convivenza e la serenità di una popolazione sempre solidale e onesta come la nostra: tutti insieme – ha ribadito – dobbiamo denunciare i colpevoli di queste azioni infami, e chi ha visto lo faccia, affinché questo marciume, che tenta di infangare la sana gente di Alì, venga punito come merita e addirittura essere allontanato da tutti”. Un invito ad unire le forze “per condannare questi comportamenti di chi probabilmente vuole limitare e condizionare il pensiero e la libertà di ognuno di noi con atti di violenza, di prepotenza e di vigliaccheria”.
Sull'accaduto è intervenuto anche l’ex sindaco di Alì, Carmelo Satta: “Primeggia la personale indignazione nei confronti di quei balordi che, non avendo altro da fare, distruggono tutto e tutti in nome di non so cosa o di quale credo. Giù le “barriere”, mi viene di gridare – ha commentato Satta – di fronte a questi episodi non possiamo e non dobbiamo lasciare spazio a questa gentaglia che al di là di chi governa, ha come unico scopo quello di denigrare, ostacolare, impedire qualsivoglia attività che un’amministrazione intende mettere in atto per il bene comune. Mi sento di dichiarare la mia vicinanza a sostegno dell’Amministrazione e delle forze dell’ordine al fine di colpire i veri autori del fatto increscioso scongiurando una prematura 'caccia alle streghe' che sicuramente non porta ad una definizione del caso ma rischia di dividere ancora di più ciò che è già diviso per futili motivi”.