Alì Terme. Persecuzioni su una 30enne, arrestati madre e figlio
29/12/2016 | CRONACA
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Avrebbero perseguitato un’impiegata 30enne fin quando la vittima ha trovato il coraggio di denunciare tutto ai carabinieri ponendo fine alle angherie. Con l’accusa di atti persecutori in concorso, lesioni personali, violenza privata e violazione di domicilio, questa mattina sono stati arrestati ad Alì Terme una donna e il figlio, raggiunti dai carabinieri della Compagnia Messina Sud e dai militari della Stazione aliese, guidati dal luogotenente Salvatore Garufi, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari emessa dal gip su richiesta della Procura della Repubblica di Messina. Secondo le indagini condotte dagli uomini dell’Arma, madre e figlio avrebbero vessato la 30enne, ex convivente dell’uomo, perseguitandola con continue minacce e violenze fisiche e psichiche sia tra le mura domestiche, durante il periodo di convivenza, ma anche successivamente alla separazione dei due. La situazione è andata avanti fin quando la vittima ha deciso di denunciare tutto ai carabinieri, che hanno ricostruito i particolari di mesi e mesi di soprusi, rappresentando il caso al gruppo di magistrati diretto dal procuratore aggiunto Giovannella Scaminaci, che si occupa in particolare di tutela di persone vulnerabili. Questa mattina sono così scattati gli arresti, che gli inquirenti definiscono come il frutto della fiducia manifestata dalla vittima nei confronti dell’Arma e dell’autorità giudiziaria, che ha permesso un intervento rapido in difesa della donna.