Alluvione di Scaletta e Giampilieri, chieste condanne per 108 anni complessivi
di Redazione | 07/10/2015 | CRONACA
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L'alluvione del 2009 a Scaletta Zanclea
La Procura della Repubblica di Messina ha avanzato stamane pesanti richieste di condanna alle battute finali del processo per l'alluvione del primo ottobre 2009 che distrusse Giampilieri e Scaletta Zanclea, provocando 37 morti e numerosi feriti. La requisitoria era iniziata lo scorso 23 settembre: sul banco degli imputati 15 tra amministratori dell’epoca, ex dirigenti della Protezione civile, tecnici regionali e locali e responsabili delle imprese che eseguirono i lavori dopo l’alluvione del 2007, quando il territorio fu colpito da una bomba d’acqua che provocò danni nell’area a sud di Messina. I reati contestati a vario titolo sono omicidio colposo, disastro colposo e lesioni colpose. I pubblici ministeri Antonio Carchietti e Antonella Fradà hanno chiesto condanne per complessivi 108 anni e mezzo: la pena di 10 anni e mezzo per Salvatore Cocina, ex dirigente della Protezione civile regionale, mentre 8 anni sono stati chiesti per Giuseppe Buzzanca, ex sindaco di Messina, 7 anni per Mario Briguglio, ex sindaco di Scaletta Zanclea, 6 anni per Gaspare Sinatra, ex commissario straordinario del Comune di Messina dal 18 ottobre 2007 al 20 giugno 2008; 9 anni per Alberto Pistorio, Giuseppe Rago e Francesco Grasso; 10 anni per Giovanni Arnone e Tiziana Flora Lucchesi, dirigenti della Regione; 5 anni per Francesco Triolo, Salvatore Di Blasi e Giovanni Garufi (progettisti), Salvatore Cotone (geologo), Antonino Savoca e Giovanni Randazzo. Nella prossima udienza, prevista a fine mese, prenderanno la parola le parti civili e poi gli avvocati degli imputati. I soggetti offesi sono 168, compresi il comitato regionale di Legambiente e il Wwf Italia. La sentenza potrebbe arrivare a gennaio.