Sabato 23 Novembre 2024
Giuseppe Rapisarda, residente a Messina, era solito frequentare la cittadina jonica


Anziano morto in mare a Nizza, un volto conosciuto e spesso in paese: le sue ultime ore

di Andrea Rifatto | 12/04/2022 | CRONACA

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A trovarlo privo di vita alcuni residenti

Era un volto conosciuto, a Nizza di Sicilia, quello di Giuseppe Rapisarda, l’uomo di 70 anni trovato morto sabato mattina nel tratto di mare nella zona sud del paese. Con il passare delle ore, appresa la notizia che ha lasciata sgomenta la popolazione, diversi cittadini hanno compreso che quella persona rinvenuta cadavere si vedeva spesso in paese, seppur non residente. L’anziano, infatti, come abbiamo appreso ascoltando alcuni nizzardi, giungeva nella cittadina jonica, soprattutto nel fine settimana, in compagnia di un suo amico messinese che detiene un alloggio a Nizza e faceva tappa fissa in alcuni esercizi pubblici, trascorrendo le sue mattinate anche sul lungomare e in spiaggia. Secondo quanto raccontatoci da chi lo conosceva, era solito bagnarsi i piedi in acqua sulla battigia ed è proprio il gesto che ha compiuto sabato mattina intorno alle 8.15, quando un testimone lo ha notato togliersi una ciabatta e avvicinarsi al mare all’altezza di via Moro, 300 metri più a nord del punto dove è stato rivenuto cadavere. Pochi secondi dopo, però, il 70enne è finito in acqua e ha perso la vita, quasi sicuramente a causa di un malore improvviso che non gli ha lasciato scampo. Il messinese, residente nel quartiere Gazzi, pare infatti che avesse subìto in passato un intervento chirurgico al cuore ed è verosimile, dunque, che possa aver accusato un problema cardiaco che gli è stato fatale. A stabilire l’esatta causa del decesso sarà l’autopsia, che verrà eseguita su disposizione del pubblico ministero Anita Siliotti, il magistrato della Procura di Messina che segue il caso sul quale indagano i carabinieri della Stazione di Roccalumera. 

Anche sabato, dunque, Giuseppe Rapisarda è arrivato a Nizza di buon mattino con l’auto guidata dall’amico e poi i due si sono divisi: quest’ultimo si è recato nell’abitazione per effettuare dei lavori, mentre il 70enne ha raggiunto il lungomare passando dalla pescheria di cui era cliente e poi il bar Primosole vicino via Artipo, proprio all’altezza del punto dove alle 10.30 è stato trovato in mare senza vita. Pochi minuti dopo era quindi sull’arenile per “tastare” il mare, ma non ha fatto più ritorno in strada. Intorno alle 14.30 l’amico messinese arrivato in paese con lui, dopo averlo cercato invano, è giunto fino al bar apprendendo la triste notizia ed è stato poi sentito dai carabinieri insieme ai figli della vittima, che hanno chiarito agli inquirenti alcuni aspetti della vicenda ancora senza risposta. Rapisarda aveva con sé la somma di 475 euro in contanti e, secondo quanto riferitoci da chi lo conosceva, era solito portare addosso il denaro temendo di subire furti in casa, in quanto viveva da solo: ecco spiegato il motivo di quella ingente somma di denaro che aveva in tasca. Una fatalità, dunque, che lo ha portato alla morte a Nizza, località dove anche sabato pensava di trascorrere un’altra giornata spensierata che invece è stata per lui l’ultima.


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